Nell’ultima serata del 71° Festival di Sanremo, Federica Pellegrini e Alberto Tomba hanno presentato i due loghi di Milano-Cortina 2026. Le Olimpiadi invernali, che si svolgeranno tra 5 anni in Italia, non avranno un doppio logo: i due campioni azzurri, infatti, hanno spiegato che sarebbe stato compito della popolazione italiana scegliere quale dei due loghi far trionfare e far diventare quello ufficiale della rassegna invernale a cinque cerchi.
I due loghi
Federica Pellegrini e Alberto Tomba hanno presentato le due opzioni durante il Festival di Sanremo 2021: il primo logo si chiama “Dado” e l’altro “Futura“. Tutti e due sono stati realizzati dalla Landor, società appartenente alla multinazionale inglese Wpp, guidata in Italia dall’ad Antonio Marazza.
Il trionfo di Futura
Gli italiani hanno avuto a disposizione due settimane per la votazione, ed è stato il logo Futura a trionfare. Il suo significato? “I gesti più semplici e naturali possono cambiare il mondo. Nello sport e nella vita le grandi vittorie si conquistano giorno per giorno, gesto dopo gesto. Le Olimpiadi e le Paralimpiadi sono un’occasione unica per lasciare un segno leggero e bellissimo. Milano Cortina 2026: il futuro è una vittoria di tutti“.
“Futura. Una finestra sui nostri sogni, la promessa di un domani sostenibile e inclusivo. Un segno leggero che si riempie di tutti i colori Che scopre un mondo senza discriminazioni e barriere. Che abbraccia la bellezza della terra su su fino al cielo, Perché lo sport rivela anche a occhi che non possono vedere la magia di un cielo pieno di stelle lucenti“, così si legge sulla pagina ufficiale della rassegna olimpica invernale italiana, dopo l’annuncio del trionfo di Futura.
Il logo
Il numero 26 che viene dipinto con un dito, un solco in bianco color ghiaccio che rimanda a quello delle piste da sci, e sotto la scritta Milano Cortina 2026. Sono arrivati oltre 850 mila voti, di cui il 75% sono andati a ‘Futura’ che ha prevalso sullo sfidante ‘Dado’. Il logo, ovviamente, è stato realizzato anche per le Paralimpiadi, in versione tricolor: i numeri 2 e 6 sono infatti sfumati nei tre colori rosso, azzurro e verde, gli stessi del Comitato italiano paralimpico, ispirati anche dall’aurora boreale del 2003 a Cortina e dalla volontà di trasmettere il carattere dell’inclusione.
Le reazioni
“Sarà qualcosa non solo da sostenere ma anche da indossare e puo’ fare anche da apripista come formato grafico in futuro“, ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò, che a Palazzo H ha avuto l’onore di avere presente la neo sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali alla sua prima uscita pubblica ufficiale dopo il question time alle camere riunite: “Oggi e’ piu’ di un’ inaugurazione, questo e’ un momento storico: quello che ieri non c’era oggi e’ realta'”, ha dichiarato l’ex campionessa di scherma.
“Saranno le piu’ belle olimpiadi della storia e nelle quali ci identificheremo tutti. Non parliamo della diversita’ di un logo ma della variazione. E’ bella la chiave narrativa, non essendo percepibile il bianco dagli atleti ipovedenti si e’ voluta rispettare la possibilita’ anche per loro di riconoscersi in un logo che li accompagnera’ nella loro memoria“, ha aggiunto poi il presidente Pancalli.
“Quella del 2026 sara’ una tappa fondamentale in cui presenteremo la faccia rinnovata della Lombardia, del Veneto e di tutta l’Italia dopo questa situazione difficile“, ha continuato il governatore della Lombardia Attilio Fontana.