Il Mondiale 2021 di MotoGP è ormai alle porte, il 28 marzo andrà in scena il Gran Premio del Qatar sul circuito di Losail, primo appuntamento di una stagione che si preannuncia ricca di emozioni e di colpi di scena.
Tra i protagonisti in pista non ci sarà per la prima volta dopo tanti anni Andrea Dovizioso, rimasto senza un team dopo la conclusione del suo rapporto con la Ducati. Il forlivese ha scelto di prendersi un anno sabbatico in attesa di una sfida, che potrebbe essere l’Aprilia, visto che la Casa di Noale ha annunciato un test a metà aprile proprio con il Dovi protagonista. In attesa di conoscere il futuro del forlivese, Marco Melandri si è soffermato sul peso della sua assenza e sulla fine del rapporto con Ducati, rispondendo a una domanda di SportFair in occasione della presentazione della stagione motoristica da parte di DAZN.
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Quanto pesa l’assenza di Dovizioso sul Mondiale 2021 di MotoGP? La situazione tra lui e Ducati poteva essere gestita in maniera diversa?
Marco Melandri: “se Miller e Bagnaia, che sono due piloti validi, otterranno buoni risultati fin da subito, Dovizioso verrà dimenticato in fretta. Invece, se le prestazioni saranno deludenti, si rimpiangerà la sua mancanza. Quindi i risultati sono sempre padroni delle scelte e delle decisioni. Si poteva fare qualcosa di diverso? Sicuramente sì, ma è una storia che parte da lontano. Non si può dire se sia stata gestita bene negli ultimi tempi, ma si era incrinato qualcosa nel rapporto umano molto prima di questi ultimi mesi. Questo ha impedito di mettersi d’accordo“.
Niccolò Pavesi (telecronista MotoGP per DAZN): “Dovizioso mancherà tanto agli appassionati e anche a me, che lo seguo dalla 125. L’ho seguito per tutta la carriera, secondo me l’anno scorso è stato un Dovi spento. Forse era arrivato alla fine di un ciclo e ha preso questa decisione. Vedremo se tornerà in futuro, ha parlato di fermarsi ma anche di continuare se arriveranno proposte interessanti. Spiace che non ci sia, è stato uno dei grandi“.
Roberto Rolfo ((telecronista Moto2 e Moto3 per DAZN): “mancherà sicuramente tantissimo perché mi è sempre piaciuto molto. Riguardo il rapporto con Ducati, non è mai facile perché alcuni rapporto nascono bene ma poi si deteriorano con gli anni e non hanno senso continuare. L’assenza di motivazioni non porta mai da nessuna parte, soprattutto in questo caso non era una situazione facile da mandare avanti. E’ giusto che per Dovi ci sia questo periodo di pausa perché non c’era più feeling con la Ducati e non ci sarebbe stato con altre squadre, perché sarebbe stato difficile staccare con un team e riattaccare con un altro. Se dovesse tornare un giorno, lo farebbe sicuramente ringiovanito rispetto ad aver provato a tutti i costi a continuare ma con una partecipazione che non avrebbe portato da nessuna parte“.
Matteo Pittaccio (telecronista Moto2 e Moto3 per DAZN): “Dovizioso mancherà tanto, l’ho sempre visto quel pilota che con la testa è riuscito a lottare per il Mondiale. Prima del successo di Mir, è riuscito a chiudere al secondo posto dietro Marc Marquez per quattro anni, essendo praticamente il primo degli altri. Penso che gli siano mancati gli stimoli e lui non è quel tipo di pilota che firma a qualsiasi costo con un team, pur sapendo di lottare per il 12° posto. Ha capito che, arrivato a una certa età, vuole avere un pacchetto di livello per lottare per vincere. Spero che riesca a tornare in MotoGP come collaudatore per continuare con la sua passione“.