La seconda giornata dell’America’s Cup ha praticamente replicato la prima, con Luna Rossa e Team New Zealand annullatesi con un altro 1-1 che lascia la contesa in parità. La strada per conquistare il trofeo sportivo più antico del mondo è ancora lunga, ma nessuno dei due equipaggi ha intenzione di mollare di un centimetro, perché anche quello potrebbe essere decisivo ai fini di una Coppa America che si deciderà sul filo del rasoio.
Nella seconda giornata di regate è Luna Rossa a partire meglio, riuscendo a imporsi grazie ad una partenza super e a mantenere il vantaggio fino al traguardo, mettendo il naso avanti rispetto a New Zealand. Immediata però la reazione dei ‘Kiwi‘, più solidi nella quarta regata e più veloci soprattutto di bolina. Il risultato è una vittoria schiacciante, che vale il 2-2 momentaneo in questa avvincente America’s Cup.
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Team New Zealand ancora favorita
La seconda giornata di regate ha confermato come Team New Zealand sia ancora favorita in questa finale di America’s Cup, anche se Luna Rossa sta dimostrando di potersela giocare alla grande. L’AC75 dei ‘Kiwi‘ è veloce in ogni condizione di vento, nonostante i dubbi della vigilia relativi ai foil piccoli e a T, che avrebbero potuto rallentare l’imbarcazione neozelandese con brezza leggera. In mare però la si è vista una situazione completamente diversa, che ha certificato la velocità di Te Rehutai e l’ottima gestione della gara da parte dell’equipaggio di Team New Zealand. Per questo motivo, i ‘Kiwi‘ restano ancora i favoriti per la vittoria dell’America’s Cup, ma il loro vantaggio è tutt’altro che consistente, perché quando Luna Rossa indovina la partenza, poi non ce n’è per nessuno.
Differenze
Nella terza e nella quarta regata si sono colte le differenza maggiori tra Luna Rossa e Team New Zealand, soprattutto in termini di velocità e concentrazione. Le due vittorie sono arrivate in modo diverso, con l’equipaggio italiano che ha avuto maggiori difficoltà a prendersi il secondo punto rispetto ai ‘Kiwi‘. L’imbarcazione italiana si è imposta con un vantaggio di 7 e 37 secondi, mentre gli oceanici con un gap di 31 e 67 secondi. Quando è Luna Rossa a partire bene e a condurre la regata, questa rimane comunque sempre in bilico, mentre quando è Team New Zealand a comandare, in quel caso è pressoché certo che la vittoria sia solo questione di tempo. Così è successo anche nella seconda giornata di regate, con i Kiwi che si sono solo preoccupati di gestire il proprio vantaggio nel momento in cui si son trovati davanti, al contrario di Luna Rossa che ha dovuto fare i conti anche con problemi al sistema di gestione dei foil.
L’errore
A macchiare la giornata comunque positiva di Luna Rossa sono stati due episodi avvenuti entrambi nella quarta regata. Il primo ha riguardato la partenza, in cui l’equipaggio italiano non è riuscito a replicare quanto fatto vedere all’inizio della terza regata. Nonostante questo avvio a rilento, la sfida è rimasta in bilico per i primi minuti, fino al secondo errore di Luna Rossa avvenuto sul finire del secondo tratto. In vista del gate-2, il timoniere James Spithill e il suo equipaggio hanno commesso un grosso errore in strambata, transitando con addirittura 34 secondi di ritardo dagli avversari. Un gap impossibile da recuperare a Team New Zealand, che ha così rimesso in parità il punteggio. Battute a vuoto da non ripetere per Luna Rossa, costretta a rasentare la perfezione per portare a casa l’America’s Cup al cospetto di un avversario che, finora, ha punito ogni errore dell’imbarcazione italiana. Niente panico però, la strada è ancora lunga e l’equipaggio guidato da Bruni e Spithill non ha nessuna intenzione di abbassare la guardia.