Il calcio italiano si prepara a vivere l’ennesima farsa di questa stagione complicata, a distanza di quattro mesi da quel Juventus-Napoli che ha ricoperto di vergogna l’intera Serie A.
Stavolta nell’occhio del ciclone è finita Lazio-Torino, anticipo della 25ª giornata di campionato in programma all’Olimpico alle 18:30 di martedì 2 marzo. I granata non sono partiti e non si presenteranno allo stadio, perché l’Asl di Torino ha disposto la quarantena fino a mezzanotte a causa di 8 positività alla variante inglese del Coronavirus nel gruppo squadra.
Il mancato rinvio
Nonostante le disposizioni dell’Asl di Torino, la Lega di Serie A non rinvierà il match contro la Lazio, dando vita ad un’altra situazione farsesca come quella accaduta il 4 ottobre 2020 tra Juventus e Lazio. Il motivo di questo mancato slittamento è chiaro e riguarda il protocollo, secondo cui ogni squadra può usufruire di un solo rinvio a stagione, a prescindere che dipenda da un divieto imposto dalla Asl o da 10 positività in 10 giorni. Stando a quanto filtra dalla Lega di Serie A, il Torino ha già sfruttato il bonus concesso rinviando il match di venerdì scorso contro il Sassuolo, dunque secondo il protocollo deve scendere in campo con i giocatori a disposizione.
L’intervento dell’Asl
Per provare a sbloccare la situazione è intervenuto direttamente il direttore del dipartimento della prevenzione della Asl di Torino, il dottor Roberto Testi, il quale ha inviato una mail al presidente della Lega Paolo Dal Pino. All’interno della comunicazione, il professore ha specificato come l’isolamento domiciliare disposto per i giocatori del Torino abbia validità di 7 giorni, dunque scadrà alle 23.59 di martedì 2 marzo. Sulla base di questa decisione, il club granata non può muoversi fino alla mezzanotte di oggi e dunque non potrà raggiungere lo stadio Olimpico per il match contro la Lazio, in programma alle 18:30.
Le parole di Dal Pino
Una mail che comunque non ha fatto cambiare idea al numero uno della Lega, che ha confermato a ‘La Politica nel Pallone’ su Gr Parlamento come la partita resti in programma alle 18:30: “Lazio-Torino? Il nostro orientamento è di giocare, lo abbiamo sempre sostenuto. Abbiamo stilato un protocollo sanitario per agire in sicurezza, con una limitazione che è il pensero delle Asl. Serve una collaborazione costante, per noi si deve giocare ma se ci sarà un atteggiamento duro e restrittivo delle Asl valuteremo anche sulla base della decisione del Collegio di Garanza che purtroppo ha creato un precedente di giurisprudenza sul caso Juve-Napoli“.
Una farsa
E’ clamoroso come, pur essendoci una precedente, la Lega di Serie A non sia riuscita a definire in maniera chiara queste situazioni. Juventus-Napoli avrebbe dovuto fare scuola, invece dopo quattro mesi si continua a discutere e a non sapere come comportarsi in questi precisi casi. Per questo motivo Lazio-Torino è l’ennesima farsa all’italiana, un’altra vicenda spiacevole che macchia la nostra Serie A e chi dovrebbe gestirla, dando nuovamente il via allo stesso iter percorso a ottobre e conclusosi con la decisione di rigiocare Juventus-Napoli dopo il 3-0 a tavolino e il punto di penalizzazione inflitto agli azzurri. Stavolta accadrà la stessa cosa, tutti lo sanno ma continuano a comportarsi come se nulla fosse: ma davvero il calcio italiano si merita tutto questo?