Cristiano Ronaldo è diventato un problema per la Juventus e l’eliminazione dalla Champions League lo ha confermato.
Non si tratta dei numeri sportivi, comunque spaventosi considerando la Serie A, bensì di quelli economici che pesano come macigni sul bilancio bianconero. Il portoghese è diventato suo malgrado l’emblema della debacle contro il Porto, il suo atteggiamento in occasione del gol del momentaneo 2-2 è stato pesantemente criticato, spingendolo sul banco degli imputati per un’eliminazione che la Juventus avrebbe dovuto sicuramente evitare. CR7 ci ha messo del suo, giocando forse le peggiori partite in Champions da quando è arrivato in bianconero tre anni fa. Un doppio confronto impalpabile quello di Ronaldo, risultato essere il peggiore in campo sia al Do Dragao che all’Allianz Stadium.
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Difficoltà europee
L’eliminazione dalla Champions League e la prestazione di Ronaldo hanno aperto il dibattito su quale potrebbe essere il futuro del portoghese, chiusosi in un assordante silenzio dopo il match con il Porto. Il suo arrivo dal Real Madrid, avvenuto tre anni fa, avrebbe dovuto permettere alla Juventus di compiere quel definitivo salto di qualità in Europa, purtroppo però mai arrivato. Prima l’eliminazione ai quarti con l’Ajax e poi il doppio ko agli ottavi contro Lione e Porto, avversari tutt’altro che irresistibili per una squadra come la Juventus. Inoltre, Ronaldo ha fatto più gol in Champions nell’ultimo anno a Madrid (15) che nelle ultime tre stagioni in bianconero (14), un dato che la dice lunga sull’impatto avuto dal portoghese in Europa con la maglia della Juventus.
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Il futuro
Per questi motivi, il futuro di Cristiano Ronaldo appare tutt’altro che chiaro, anche se difficilmente il portoghese lascerà la Juventus con un anno di anticipo sulla scadenza del suo contratto. I 31 milioni di euro d’ingaggio, il cui impatto è di 87 lordi all’anno sui conti del club, non solo obbligano la società bianconera a una severa spending review, ma spaventano anche i club interessati a Ronaldo, arrivato ormai a 36 anni. “Il rinnovo non è all’ordine del giorno” ha sottolineato Fabio Paratici prima del match con il Porto, ma appare quanto mai improbabile che la Juventus ci lavori prima della prossima stagione. In questo momento Ronaldo non è affatto contento alla Juventus, ma resta prigioniero del suo stipendio che non gli consente di cambiare aria.
Peso o risorsa?
La domanda che sorge spontanea dopo questi tre anni di CR7 in bianconero è legittima: il portoghese è un peso o una risorsa per la Juventus? Il suo stipendio ha ovviamente diminuito le risorse sul mercato, quindi spingerebbe a optare per la prima risposta, ma i suoi 92 gol in 121 partite con Madama invece indurrebbero a definirlo una risorsa. Indipendentemente da come venga considerato Ronaldo dalla società bianconera, difficilmente il portoghese lascerà Torino alla fine di questa stagione, il suo contratto e i 31 milioni di euro di ingaggio non lo prevedono dunque, stando così le cose, CR7 avrà un’altra possibilità in Champions prima di dire addio alla Juventus. Basterà? Ai posteri l’ardua sentenza…