Il Tour de France celebrerà il suo 110 ° anniversario partendo dalla Spagna per la seconda volta nella sua storia, in particolare da Bilbao, la capitale della provincia di Biscaglia, nel cuore dei Paesi Baschi. Sebbene non ci fossero corridori spagnoli tra i pionieri che hanno preso parte all’edizione del 1903, il contingente iberico avrebbe continuato a lasciare un segno glorioso nella storia della corsa con sette vincitori e un totale di dodici vittorie. Più tardi, la Grande Boucle è iniziata accanto dalla casa del cinque volte vincitore Miguel Indurain in Navarra, a San Sebastián, sulla costa di una regione che sforna una stella del ciclismo dopo l’altra.
I Paesi Baschi hanno prodotto 21 vincitori di tappa del Tour de France, pari a quasi un terzo di tutti i vincitori spagnoli (66) anche se la regione ospita poco meno del 5% della popolazione del paese. Da Federico Ezquerra, che aprì il conto nel 1936, a Omar Fraile, che portò a casa un contropiede sulla salita di Mende nel 2018, per non parlare di José María Errandonea, che vinse il primo prologo nella storia del Tour nel 1967 e negò Raymond Poulidor maglia gialla, i corridori baschi sono una forza da non sottovalutare sulle strade del Tour, anche quando sono venuti meno nel perseguimento dei loro obiettivi, come nel caso di Joseba Beloki (con tre podi consecutivi nel 2000, 2001 e 2002) e, negli anni più recenti, Mikel Landa (quarto nel 2017 e nel 2020).
La partenza a Bilbao potrebbe dare a piloti emergenti come Álex Aranburu, Ibon Ruiz e Iñigo Elosegui l’opportunità di brillare sul terreno di casa. Spetterà a loro sfruttare al meglio la tappa di apertura che inizia e finisce a Bilbao e la seconda tappa, che rimarrà anch’essa entro i confini dei Paesi Baschi. La fase 3 inizierà anche dai Paesi Baschi. Gli ardenti sostenitori baschi, una vista regolare sulle pendici dei Pirenei sventolando i loro ikurriñas e sfoggiando maglie arancioni Euskaltel-Euskadi, si esibiranno in forze per tifare i loro ragazzi.