La maglia della Svezia ‘mitiga’ l’arroganza di Ibrahimovic

Nonostante le liti con Jan Andersson degli ultimi 5 anni, Ibrahimovic ha sotterrato l'ascia di guerra e ha deciso di fare pace con il ct e tornare a vestire la maglia della Svezia

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Gli ultimi mesi sono serviti a riconciliarsi, dopo le accuse e le stilettate susseguitesi nel corso di cinque lunghi anni. Adesso per Zlatan Ibrahimovic e Jan Andersson è arrivato il momento della ‘reunion’, che avverrà alla fine del mese di marzo.

Foto di Ettore Ferrari / Ansa

Il ct della Svezia ha infatti inserito l’attaccante del Milan nella lista dei pre-convocati per le gare di qualificazione al Mondiale in Qatar (contro Georgia e Kosovo) e per l’amichevole contro l’Estonia. La notizia si è sparsa nella giornata di oggi senza che nessuno la confermasse ufficialmente, ma già in Svezia sono iniziati i preparativi per la conferenza stampa in cui Ibrahimovic tornerà a indossare i colori della nazionale svedese dopo 5 anni.

Le liti con Andersson

Ibrahimovic
Foto di Matteo Bazzi / Ansa

Zlatan Ibrahimovic ha deciso di tornare a vestire la maglia della Svezia, dopo averla lasciata 5 anni fa, riconciliandosi con il ct Jan Andersson. I due non si sono troppo amati nell’ultimo periodo, con l’attaccante del Milan che non ha mai lesinato critiche pesantissime nei confronti del commissario tecnico svedese. Nel 2019 lo accusò di discriminazione razziale, sottolineando come non prendesse mai in considerazione le liste dei giocatori extra-comunitari. Nell’ottobre del 2020 invece lo definì un incompetente, per non aver fatto giocare Kulusevski in un match della nazionale: “persone così soffocano il calcio svedese“. E’ servito un lavoro di diplomazia lungo e faticoso per arrivare fino ad una nuova convocazione, ma pare che adesso i due abbiano sotterrato l’ascia di guerra: “ci siamo incontrati – le parole del ct Andersson – mi ha detto di non avermi mai dato del razzista“.

La storia di Ibra con la Svezia

Foto di Matteo Bazzi / Ansa

Zlatan Ibrahimovic con la maglia della Svezia ha segnato 62 reti in 116 presenze, un bottino che gli permette di essere tutt’oggi il miglior marcatore all-time della sua nazionale. Ha guidato la formazione scandinava in quattro Europei, partendo da quello del 2004 in cui segnò uno splendido gol di tacco all’Italia, poi eliminata a causa del biscotto tra Svezia e Danimarca. Eliminato ai gironi nel 2008 e nel 2012 con 4 gol all’attivo, Ibrahimovic non è mai stato troppo amato dai suoi tifosi, come sottolineato da lui stesso in più occasioni: “appena sbaglio mi attaccano, perché con altri non succede? Non mi chiamo Andersson o Svensson, per questo i media svedesi ce l’hanno con me“.

L’Europeo 2021

Foto di Ansa

Non ha mai fatto nulla però per farsi amare, a parte i gol segnati con la Svezia, la dimostrazione è la frase arrivata qualche anno dopo Euro 2012, quando ammise di aver “messo la Svezia sulla cartina geografica“. Parole che fecero infuriare i tifosi, dal momento che la nazionale scandinava arrivò terza ai Mondiali del ’50 e seconda a quelli del ’54. A distanza di molti anni Ibrahimovic ci riprova, l’obiettivo è quello di partecipare all’Europeo in programma a giugno: continuando su questa scia, non ci sono dubbi che il ct Jan Andersson non farà a meno di lui.

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