Dall’ombra alle luci dei riflettori, Eriksen carica l’Inter: “Scudetto è la prima parola che ho imparato”

Christian Eriksen ha parlato del suo ambientamento all'Inter e della crescita avuta negli ultimi mesi, soffermandosi anche sulla parola 'Scudetto'

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Un avvio di stagione complicato, seguito da una crescita costante e continua che ha permesso a Christian Eriksen di ritagliarsi il proprio spazio in questa Inter.

Foto di Liselotte Sabroe / Ansa

Il gol nel derby di Coppa Italia ha cambiato il destino del centrocampista danese, riuscito in quella partita a far breccia nel cuore di Antonio Conte e a conquistarsi un posto nel centrocampo nerazzurro, spingendo in panchina un giocatore come Arturo Vidal. Un acquisto a stagione in corso per l’Inter e per il suo allenatore, che ha deciso di puntare forte su Eriksen venendo ripagato ampiamente.

La crescita di Eriksen

Christian Eriksen ha raccontato a DAZN il percorso di crescita all’Inter che lo ha portato a diventare un tassello centrale della rincorsa scudetto nerazzurra.

I virgolettati di Christian Eriksen sono estratti dall’intervista esclusiva disponibile su DAZN dal 19 marzo

SUL SUO GIOCO E COME È CAMBIATO
Foto di Roberto Bregani / Ansa

Non so se è un ‘nuovo Eriksen‘ o quello di sempre che però gioca un po’ di più. Nel sistema che utilizziamo e nella posizione che occupo adesso gioco un po’ più basso, quindi sono più coinvolto in situazioni come queste. Devo essere pronto a fare dei tackle per recuperare il pallone. Ovvio, normalmente ho giocato più avanzato, ho dovuto adattarmi a un nuovo sistema, a nuovo stile di gioco. Piano piano ho imparato e ora conosco molto bene il modo di giocare. Sono qui da un anno, ormai, e ogni giorno facciamo le cose che l’allenatore ci chiede, che ho cercato di imparare sin dal primo giorno. Io e Conte dovevamo conoscerci, lui mi conosce di più, io lo conosco meglio: è una buona cosa, rende più facile anche capire come interpretare certe partite.  Potete vederlo anche voi, è diverso rispetto a prima quando Brozovic era un po’ da solo. Sta al mister decidere le nostre posizioni e se vedete, non in tutte le partite giochiamo così. Dipende anche dall’avversario e da come possiamo fargli male con il nostro sistema di gioco”.

SU ROMELU
Foto di Matteo Bazzi / Ansa

Noi centrocampisti cerchiamo spesso il passaggio su Romelu, sappiamo dove si trova e nel nostro sistema la palla deve essere sempre giocabili con delle soluzioni. Qualsiasi palla va dalle sue parti, va sempre dalla parte giusta, noi cerchiamo di sfruttarlo più che possiamo. Abbiamo un bel rapporto io e Romelu, è un gigante buono. Abbiamo giocato contro addirittura quando eravamo ragazzini e lui era all’Anderlecht, abbiamo un passato comune. Sta facendo cose incredibili, neanche in Inghilterra giocava così e io ho giocato contro di lui molte volte“.

PRIMA PAROLA IMPARATA: SCUDETTO

Scudetto è stata una della prime parole che ho imparato. Ma al momento è solo qualcosa che possiamo sognare, finché non lo avremo vinto“.

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