Una vita spezzata troppo presto, a causa di una malattia subdola e tremenda che non ha lasciato scampo a Willy Braciano Ta Bi. Una morte arrivata a 21 anni, un’età in cui un ragazzo dovrebbe inseguire i propri sogni e non vederli svanire per sempre.
Questo giovane ragazzo ivoriano invece si è arresto al destino, dopo aver chiuso troppo presto la carriera da calciatore iniziata con la maglia dell’Atalanta. Nato in Costa d’Avorio, Ta Bi ha vinto con il club bergamasco lo scudetto Primavera del 2019, passando poi al Pescara per una breve parentesi, prima di tornare in nerazzurro a causa di un brutto infortunio che lo ha costretto ad appendere gli scarpini al chiodo.
Il ritorno in patria e la morte
La morte di Willy Braciano Ta Bi è avvenuta in Costa d’Avorio, dove il 21enne si era rifugiato dopo la fine della sua carriera, sancita pochi mesi fa dalla rescissione del contratto con l’Atalanta. L’ivoriano ha scelto di tornare in patria, per respirare l’aria di casa un’ultima volta prima di arrendersi al cancro che lo ha sconfitto. Un destino beffardo, che ha privato Ta Bi non solo del suo sogno più grande ma anche della sua vita, spezzata nel fiore degli anni a causa di un male incurabile.
Lo Scudetto
Nonostante la sua breve esistenza, Willy Braciano Ta Bi è riuscito comunque a vincere da protagonista uno Scudetto con la Primavera dell’Atalanta, impreziosendo una carriera durata troppo poco. Il passaggio al Pescara insieme ad altri compagni di squadra sembrava l’inizio del suo percorso tra i grandi, ma una gravissima lesione muscolare ha finito per rovinare tutto, spingendolo a tornare all’Atalanta e poi a rescindere il suo contratto pochi mesi fa. Un addio probabilmente dettato dalla sua malattia, che Willy Braciano Ta Bi ha deciso di affrontare in silenzio in Costa d’Avorio, arrendendosi oggi all’età di 21 anni.