Milan-Inter, Theo Hernandez impavido: “non ci fanno paura. Ibrahimovic? Rompe spesso le scatole”

In vista di Milan-Inter, Theo Hernandez ha analizzato il match in programma domenica a San Siro, ammettendo come i rossoneri non abbiano paura dei cugini

SportFair

In attesa del #Derbydeiderby Milan-Inter di domenica, da oggi su DAZN è disponibile l’intervista esclusiva a Theo Hernandez, difensore che si è dimostrato decisivo per la squadra di Pioli sin dal suo debutto in maglia rossonera.

Foto di Daniel Dal Zennaro / Ansa

In preparazione al match, da non perdere anche “Linea Diletta con Barella”, dove il giovane centrocampista dell’Inter si racconta senza filtri e parla della sua carriera e dei sogni per il futuro. Domenica 21 febbraio alle ore 15:00 DAZN trasmetterà live il #Derbydeiderby Milan-Inter. Il pre-partita, dalle ore 14:30, vedrà protagonisti, in diretta da San Siro, Diletta Leotta e Federico Balzaretti, mentre al commento la coppia Pardo-Guidolin.

I virgolettati di Hernandez sono estratti dall’intervista esclusiva disponibile da oggi su DAZN (Attiva ora il tuo abbonamento), in vista del derby Milan-Inter di domenica 21 febbraio

Sul derby

Milan-Inter
Foto di Daniel Dal Zennaro / Ansa

Qui a Milano i derby sono tutti importanti, però certamente questo lo sarà di più per la posizione e i pochi punti di distanza che ci separano: sarà un gran derby. Una partita dura e intensa ma penso che faremo una bella partita. Chi temo di più? In realtà non temo nessuno e nemmeno i miei compagni hanno paura. Faremo il nostro gioco e lotteremo per vincere“.

Sulle dichiarazioni di Maldini

Foto di Matteo Bazzi / Ansa

Maldini dice che devo diventare uno dei tre terzini più forte del mondo? Sì lo penso anche io, credo che con il lavoro che sto facendo, me lo sto meritando. Devo lavorarci ancora di più, faticare giorno dopo giorno e spero che un giorno arrivi questo momento. Ora mi concentro su me stesso per fare il meglio e poi la gente valuterà”.

Calci d’angolo

Foto di Giorgio Benvenuti / Ansa

Il mister a volte mi dice di tirarlo o di stare sulla ribattuta per concludere, altre di stare in area di rigore, dipende da che squadra affrontiamo e di conseguenza mi posiziono. Mi piace stare dal limite così se arriva un pallone lo posso calciare. Non mi dicono di calciare normalmente ma se vedo la possibilità di tirare lo faccio e poi sento Ibra da lontano che mi grida! (ride ndr).

Su Ibrahimovic

Foto di Giorgio Benvenuti / Ansa

Avere in squadra Ibra è un plus. Quello che impressiona è il suo fisico, arrivare così a 39 anni, impressiona come sta fisicamente in campo e come aiuta i compagni. Se rompe le scatole? Molto! Sta addosso a tutti, quando sbagliamo un passaggio ci dice che dobbiamo dare di più. È una gran persona e un ottimo compagno di squadra. Alcune volte si arrabbia e ci rimprovera, ma è giusto che lo faccia e ci dica quello che dobbiamo fare“.

Sulla sua famiglia

Ho un rapporto bellissimo con mio fratello Lucas, parliamo tutti i giorni e siamo molto uniti, fratelli fino alla morte. Se parliamo di Nazionale? No, non ancora. Quell’esultanza contro la Lazio era un messaggio per Deschamps. Sto lavorando duramente per poter andare in Nazionale. Quello che devo fare è lavorare ogni giorno e sperare nella convocazione. Sono nato a Marsiglia e cresciuto in Spagna, ma mi sento francese. La mia famiglia è in Francia e io sono francese. Ho una buona dieta: pollo, riso, verdure… ma ogni tanto mangio anche una pizza o un panino da McDonald’s!“.

Su Hakimi

Foto di Matteo Bazzi / Ansa

Non mi aspettavo il Real ci lasciasse andare via. Entrambi eravamo al Real Madrid e giocavamo poco. La cosa migliore che potessimo fare è stata quella di andarcene, perché se sei lì e non giochi, non sei felice e non ha le opportunità che vorresti avere. Però sia io che Hakimi abbiamo fatto del nostro meglio e ora siamo entrambi qui a Milano. Lui è un giocatore incredibile. Ha molto talento, velocità, qualità. Più o meno ci assomigliamo. Lo conosco personalmente e abbiamo passato molto tempo insieme. È un bravo ragazzo e un ottimo amico. Cosa gli dirò al derby? Nulla, in campo siamo tutti nemici, ma fuori siamo tutti buoni amici“.

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