La storia non si dimentica, ma anche la dignità ha un prezzo. Francesco Totti ha dato tantissimo alla Roma, ma ha ricevuto dalla dirigenza molto meno di quello che avrebbe meritato.
Dall’addio della famiglia Sensi, il rapporto tra il capitano e la società è andato via via ossidandosi, comportando prima un ritiro forzato e poi un’esperienza da dirigente assolutamente da dimenticare. Eppure, nonostante quello che Totti ha dovuto ingoiare, il suo amore per Roma lo porterebbe a valutare un ritorno, nel caso in cui i Friedkin dovessero chiederglielo.
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Ammissione
Al cuor non si comanda, ma la dignità non ha prezzo. Francesco Totti forse sembra averlo dimenticato, ammettendo alla Bobo Tv di prendere in considerazione l’idea di un ritorno alla Roma. Ovviamente l’addio di Pallotta faciliterebbe il rientro, ma ciò che è stato non può essere cancellato con un semplice colpo di spugna, soprattutto quel dolore provato nel non poter rimettere piede Trigoria, casa sua. “Mi sarei visto per sempre alla Roma, poi mi hanno messo al muro costringendomi a una decisione che mai avrei preso“.
I Friedkin
La nuova proprietà potrebbe fargli cambiare idea, ma la proposta andrà analizzata nei minimi dettagli, perché Totti non ha intenzione di abbandonare la sua nuova attività di scouting: “se i Friedkin mi chiamassero? Mi metterei seduto e ne parlerei. Ora vorrei portare a termine questo percorso, non sarei in pace con me stesso se finisse, anche per la squadra che ho messo su. Mi sentirei una merda a lasciare i miei collaboratori, poi se mi dovessi stancare o mi mettessero i bastoni tra le ruote vedrei che fare. Mi sarei ammazzato piuttosto che lasciare la Roma, avrei potuto portare solo del bene“.