Una vittoria totale, una decisione che restituisce dignità a una carriera rovinata e martoriata da una vicenda tremendamente torbida. Il Gip del Tribunale di Bolzano, Walter Pelino, ha deciso di disporre l’archiviazione del procedimento penale a carico di Alex Schwazer, sottolineando come l’imputato non abbia commesso il fatto.
Una vittoria esaltante per il marciatore azzurro, che tuttavia non potrà partecipare alle Olimpiadi di Tokyo, essendo stato squalificato fino al 2024 dal Tas di Losanna. Nonostante lo stop, l’altoatesino potrebbe impugnare la sentenza davanti alla Corte Federale Svizzera, alla luce della decisione del Tribunale di Bolzano.
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La decisione del Gip di Bolzano
Walter Pelino, il Gip del Tribunale di Bolzano, ha deciso quindi di archiviare il procedimento penale a carico di Alex Schwazer, perché l’azzurro non ha commesso il fatto. Questo il dispositivo della decisione rivelato da fonti dell’entourage del marciatore: “Wada e Iaaf hanno operato in maniera totalmente autoreferenziale non tollerando controlli dall’esterno fino al punto di produrre dichiarazioni false. E’ quindi provato che la manipolazione delle provette che lo scrivente ritiene provata con alto grado di probabilità razionale, avrebbe potuto avvenire in qualsiasi momento a Stoccarda come a Colonia, ove si è dimostrato esservi provette non sigillate dunque agevolmente utilizzabili alla bisogna. Si ritiene accertato con alto grado di credibilità razionale che i campioni d’urina prelevati a Alex Schwazer l’1-1-2016 siano stati alterati allo scopo di farli risultare positivi e dunque di ottenere la squalifica e il discredito dell’atleta come pure del suo allenatore, Sandro Donati. Sussistono forti evidenze del fatto che nel tentativo di impedire l’accertamento del predetto reato siano stati commessi una serie di reati che di seguito si elencano: falso ideologico, frode processuale, falso ideologico finalizzato a coprire il precedente falso; falso ideologico, frode processuale e diffamazione“.