Ha fatto discutere la bozza del Piano Pandemico nazionale 2021-2023 emersa nei giorni scorsi, all’interno della quale sono stati inseriti alcuni passaggi che non sono piaciuti all’opinione pubblica.
In particolare quelli relativi alla scelta su quali pazienti curare in caso di risorse sanitarie scarse, polemica che ha spinto il Ministero della Salute a intervenire per specificare come si trattasse di una bozza informale.
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Le reazioni
Sulla questione si è soffermato oggi Mario Riccio, primario di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Casalmaggiore di Cremona, che ha espresso il suo personale punto di vista: “già la prima ondata di Covid ha intaccato il principio: lo schiaffone lo abbiamo ricevuto prima noi medici e poi l’opinione pubblica. La favola del tutto a tutti, del chi prima arriva prima viene servito, come al ristorante, non esiste in sanità. Alla fine credo che dalla bozza uscirà una versione tiepida: interverranno delle forze interne che vorranno mitigare qualche parola forte e si arriverà ad un compromesso, ma purtroppo ormai il concetto è passato ed è inutile gridare allo scandalo“.