Il Festival di Sanremo 2021 è finito nell’occhio del ciclone in questi ultimi giorni per quanto concerne la presenza del pubblico all’interno del teatro Ariston, una situazione esclusa categoricamente dal ministro Franceschini.
Una chiusura netta a cui ha fatto seguito l’avvertimento del Codacons, che ha minacciato di denunciare la RAI e Amadeus per epidemia colposa: “siamo pronti a denunciare Amadeus per induzione a commettere reato, dopo la sua minaccia di abbandonare la guida del Festival se non ci sarà il pubblico in sala, e il CdA Rai per concorso in epidemia colposa se si continuerà a seguire la strada del Sanremo ‘a tutti i costi’, mettendo gli interessi dell’azienda davanti a quelli dei cittadini e della collettività” le parole del Codacons in una nota.
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Azioni legali
Il Codacons poi ha proseguito nella sua minaccia: “è matematicamente impossibile garantire la salute pubblica in un evento della portata del Festival e il ricorso ai tamponi non risolve il problema, perché i test andrebbero fatti tutti i giorni a tutti i soggetti coinvolti dal Festival, compresi i cittadini che si affolleranno davanti all’Ariston e nelle vie di Sanremo, e sarebbe necessario avere i risultati in tempo reale per evitare pericolosi focolai, con un dispiegamento di forze impensabile. Il via libera al Festival aprirebbe un altro fronte: quello delle azioni di rivalsa da parte di gestori di cinema e lavoratori del settore teatrale che a causa delle misure anti-Covid sono fermi da mesi, e che subirebbero un trattamento discriminatorio aprendo la strada a possibili azioni risarcitorie contro il Governo e contro la Rai“.