Nuove pesanti accuse nei confronti di Silvio Berlusconi, questa volta a puntare il dito contro il Cavaliere è Barbara Guerra, ossia una delle ospiti delle serate di Arcore che ha deciso di vuotare il sacco nel corso della prossima udienza del processo ‘Ruby Ter‘. Intervistata ai microfoni del Fatto Quotidiano, la Guerra ha ammesso di vivere in una villa messa a sua disposizione da Berlusconi in comodato d’uso, senza però che le venisse intestata.
Parole pesanti quelle di Barbara Guerra, che potrebbero costare care al Cavaliere: “il 21 dicembre vado in aula e racconto tutto. Parlerò perché Silvio mi ha raggirata. Questa non è casa mia. Non ho alcun documento, sono un’abusiva. Non ho neanche il domicilio qui e col Covid rischiavo di essere multata ogni volta che uscivo. Silvio mi ospita, è casa sua e paga tutto lui. Quando scoppiò lo scandalo delle cene di Arcore ero una testimone, mi licenziai, avevamo sempre i giornalisti sotto casa, mi seguivano anche i maniaci. Silvio nel 2011 mi diede le chiavi e io sono entrata nel 2013. Prima di entrare, Silvio mi fece scegliere 100 quadri che poi trovai in casa. Nel 2015 poi aveva promesso di intestarmi questa casa, ma non l’ha fatto. Silvio fa così: promette e non mantiene mai“.
Le parole di Barbara Guerra sono come macigni e potrebbero essere molto utili ai giudici del processo ‘Ruby Ter’: “Silvio mi ha usata e raggirata, non ho mai minacciato nessuno, ma non mi sento di pagare per cose di altri. Era lui che invitava a cena le minorenni e le ragazze. Ho subito pressioni dall’entourage di Berlusconi, lui però sa tutto. Per esempio ho dovuto ritirare la costituzione di parte civile in un processo contro Nicole Minetti. Ricevevo un sussidio da 2.500 euro al mese, una miseria. Nel 2015, ci ha convocato tutte e ci ha liquidato: 25 mila euro ognuna. Poi per due anni è scomparso. Però posso dire che sesso ad Arcore non ne ho mai visto. Non erano però proprio cene eleganti, ma il giro c’è ancora”.