Un fulmine a ciel sereno, di quelli che arrivano e sconquassano senza avvertire. Non c’è paragone migliore per definire le parole di Roger Federer, che nel corso della cerimonia dedicata ai più grandi sportivi svizzeri, ha parlato per la prima volta di ritiro, gettando nello sconforto e nella disperazione i suoi fan. Parole chiare e nette, che nessuno si sarebbe mai aspettato, soprattutto dopo le sue ultime dichiarazioni con cui aveva lanciato l’assalto all’oro olimpico. “Spero che ci sia ancora tennis nel mio futuro, ma se così non dovesse essere, sono felice di aver chiuso la carriera con un riconoscimento così importante“. Boom, sipario e cuore impazzito.
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Recupero lento
Roger Federer è fermo dallo scorso febbraio, quando aveva deciso di operarsi al menisco del ginocchio destro per risolvere i suoi problemi. A distanza di qualche mese, lo svizzero ha deciso di operarsi nuovamente perché l’articolazione faticava a guarire, un intervento che ha allungato ulteriormente i tempi di recupero. Inizialmente King Roger pensava di essere pronto per ottobre, ma adesso è a rischio anche la sua presenza agli Australian Open: “se avessi un po’ più di tempo prima dell’inizio della prossima stagione, sarei più tranquillo, sono curioso di capire quando inizierà lo Slam in Australia, se sarà veramente l’8 febbraio o più avanti. Vorrei essere più pronto di quanto non sia ora, ho voglia di giocare, ma non vogliamo bruciare le tappe e mettere a rischio il ginocchio. Speravo che sarei stato al 100 per cento a ottobre, ma così non è. Spero che il 2021 mi riservi ancora qualcosa sul campo“.
Passo indietro
Non si aspettava tutti questi intoppi Federer, il secondo intervento purtroppo ha reso ancora più complicato il suo recupero, che adesso rischia di allungarsi ulteriormente spingendolo a prendere decisioni drastiche. Le Olimpiadi di Tokyo e lo Slam di Wimbledon sono i suoi obiettivi, ma bisognerà capire come starà il ginocchio dello svizzero: “i prossimi mesi saranno decisivi per me. Avrei voluto fare progressi più rapidamente, ma non sono ancora soddisfatto del mio livello. Io e il team abbiamo fissato delle tappe e stiamo cercando di rispettarle, ma il secondo intervento è stato un grosso passo indietro“.