Retroscena di un’operazione, nell’omero di Marquez impiantato un osso dell’anca e una vena del ginocchio

Un esperto italiano della spalla ha spiegato come è avvenuta l'operazione di Marc Marquez, sottolineando come sia stato impiantato un osso preso dall'anca

SportFair

Marc Marquez si è tolto finalmente un peso, il pilota spagnolo ha deciso di operarsi per la terza volta all’omero destro, risolvendo una volta per tutte un problema che lo affliggeva ormai da parecchi mesi. Gli errori commessi dopo il primo intervento, oltre a quelli effettuati nel recupero successivo al secondo, hanno complicato ulteriormente il recupero dell’ex campione del mondo, costretto a saltare una stagione intera nel 2020 e mezza del 2021. Marquez infatti tornerà in pista tra sei mesi, probabilmente a metà giugno, quando il Mondiale di MotoGp avrà mandato in archivio già sei gare.

Operazione Marquez, i retroscena

Marc Marquez
Mirco Lazzari gp/Getty Images

Marc Marquez ha scelto il professor Samuel Antuna e la sua equipe per l’operazione, uno specialista dell’articolazione che ha impiegato otto ore per mettere a posto l’omero destro, applicandogli una nuova placca e rinforzandolo con un osso prelevato dalla cresta iliaca (l’osso dell’anca). “Il problema di Marquez era la mancata formazione di callo osseo dell’omero. La frattura, invece di consolidarsi si riassorbiva, andando in pseudoartrosi” ammette il professor Porcellini tra i dei maggiori specialisti della spalla italiani. “I medici hanno scelto di prelevare l’osso dall’anca malgrado sia un’operazione molto dolorosa, visto che quello è il punto in cui si innestano i muscoli della coscia. Ma immagino che non abbiano voluto rischiare, in quanto l’osso da cadavere ha meno potere di callificare. Sicuramente hanno prelevato dell’osso spugnoso, riempiendo il focolaio, così da ricreare in un tempo più rapido l’ambiente biologico rigenerativo che si era perso nei due interventi precedenti”. Inoltre, nell’ambito dell’operazione che ha visto protagonista Marc Marquez, è stata prelevata dal ginocchio una vena per applicarla nella zona dell’omero, aumentando l’irrorazione sanguigna.

Tempi di recupero, il parere dell’esperto

Marc Marquez
Mirco Lazzari gp/Getty Images

Il professor Porcellini, che lavora presso l’Unimore di Modena e Reggio Emilia, ha poi sottolineato quelli che possono essere i tempi di recupero di Marc Marquez, il quale dovrebbe rientrare tra sei mesi: “i tempi di recupero si aggirano sui sei mesi. Il problema maggiore è il dolore, ma se il chirurgo è stato attento a non rovinare i muscoli nello staccarli dall’osso, il recuperò può essere veloce, dopo tre mesi l’osso è guarito, poi si tratta di lavorare sul recupero fisico. E con la frattura calcificata, per ritrovare forza e resistenza è solo questione di tempo. Marquez tornerà come prima“.

Sostituto Marquez, ipotesi Dovizioso

Mirco Lazzari gp/Getty Images

La Honda non ha allacciato ancora contatti con Andrea Dovizioso, ma dovrebbe essere lui il prescelto per affiancare Pol Espargarò in sella alla HRC. L’ex Ducati è libero da qualsiasi vincolo contrattuale, quindi può scegliere liberamente il proprio destino, decidendo se accettare o meno la proposta della Honda. Il fatto di aver già lavorato con la Casa giapponese gioca a favore di Dovizioso, il cui unico rivale al momento sembra essere Stefan Bradl. Nessuna chance invece per Alex Marquez, che correrà con la Honda LCR del team di Lucio Cecchinello, sostituendo il partente Cal Crutchlow. Nei prossimi giorni se ne saprà di più, ma le quotazioni di Dovizioso sono in netta ascesa: dovrebbe essere lui il sostituto di Marc Marquez nelle prime gare del 2021.

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