Sono arrivati i risultati del rapporto tossicologico condotto nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Maradona, avvenuta lo scorso 25 novembre in una casa di Tigre, nei pressi di Buenos Aires.
Secondo le analisi, pare che nel corpo del Pibe non ci fossero tracce né di droghe e né di alcool al momento della sua morte, scaturita da un arresto cardiorespiratorio. Il campione di sangue analizzato e inserito all’interno del rapporto chimico-legale ha rivelato tracce di farmaci, usati per via delle sue condizioni fisiche, ma non di stupefacenti o alcool.
LEGGI ANCHE: Morte Maradona, l’ex medico svela: “ha tentato il suicidio lanciandosi contro il bus”
Le altre malattie di Maradona
Relativamente al quadro istopatologico, il rapporto ha indicato come Maradona soffrisse di altre malattie come: cirrosi epatica, necrosi tubulare acuta associata ad una malattia renale cronica, miocardofibrosi, fibrosi subendocardica, nonché ateromatosi coronarica calcificata non occlusiva.
Maradona aveva anche un polmone con caratteristiche asfittiche associate ad una patologia polmonare cronica. Nel referto inoltre sono emersi glomerulosclerosi focale, aterosclerosi, cardiopatia ischemica e iperplasia arteriosa nel nodo senoatriale. Un quadro dunque molto delicato, che potrebbe aver contribuito alla crisi cardiorespiratoria costata la vita lo scorso 25 novembre a Maradona.