I numerosi assembramenti visti in tutta Italia nell’ultimo week-end sono stati aspramente criticati dal Governo e dai virologi, convinti che con questo comportamento certamente ci sarà una terza ondata di Coronavirus a gennaio.
Uno scenario tremendo, che l’Italia certamente non può permettersi, ma in tutto questo caos c’è comunque qualcuno che ha difeso i cittadini italiani. Ci ha pensato Beppe Sala, il sindaco di Milano, che ha parlato a RTL 102.5 di quanto avvenuto ieri nel capoluogo lombardo: “era abbastanza scontato che ci fossero assembramenti. Quando sento il commissario Arcuri parlare di assembramenti irresponsabili, non ci sto, non possiamo dare degli irresponsabili alla gente. Bisogna dire alla gente quello che può fare, quindi sta a noi, che il Governo prenda una decisine e io non farò altro che supportare le decisioni prese e cercare che tutto funzioni. Ieri abbiamo avuto l’invasione a Milano anche di tanta gente che arrivava dall’hinterland, quindi se gli dici che dal 20 non ti puoi più muovere, ma adesso sì è chiaro che succede quello che è successo ieri“.
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“La gente non è irresponsabile”
Il sindaco di Milano poi ha proseguito, lanciando una frecciata al Governo che prima consente ai cittadini di uscire e poi si indigna: “non diamo colpa alla gente, prendiamoci noi le nostre responsabilità. Bisogna mantenere un po’ più di restrizioni e trovare la formula giusta, ci vuole un po’ di equilibrio, non cambiamo di giorno in giorno. Ormai tutti parlano di una terza ondata per gennaio. Ma perché, siamo usciti dalla seconda? A guardare i numeri, non solo a Milano, direi di no. Detto ciò, disapprovo quelli che si ergono a giudici e dicono ‘la gente è irresponsabile’. Diciamo ai cittadini che possono uscire e fare acquisti (pensiamo anche all’operazione Cashback) e poi li accusiamo se lo fanno“.