Le feste natalizie sono arrivate, il Governo ha approntato le misure necessarie per evitare l’aumento dei contagi, disponendo la zona rossa per i giorni festivi e pre-festivi.
Una scelta precisa, assunta con l’obiettivo di non permettere gli assembramenti, visti nelle scorse settimane durante i week-end. Sulla questione è intervenuto il premier Conte, avvertendo gli italiani in vista di gennaio: “con il rafforzamento della cintura di protezione contro la pandemia per il periodo natalizio dovremmo poter affrontare gennaio dosando cum grano salis le misure solo dove necessario tra zona gialla, arancione e rossa. Se dovesse arrivare un’impennata, una terza ondata o una variante che faccia sbalzare l’RT, allora ci troveremmo facilmente in zona rossa o con misure più restrittive. Ma in una situazione come quella attuale forse dovremmo affrontare gennaio-febbraio con una certa tranquillità”.
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Situazione vaccino
Il premier Conte poi si è soffermato sulla situazione vaccino: “esiste il principio di autodeterminazione per cui qualsiasi trattamento deve essere volontario. Noi adesso facciamo partire il piano: se dovessimo scoprire che la popolazione non si sottopone, sarà un problema e allora lo si dovrà affrontare. Ma non c’è ragione di crederlo. L’ipotesi che le persone non si vaccinino è meramente residuale: la previsione è arrivare a 10 o 15 milioni di cittadini sottoposti a vaccinazione per avere un impatto significativo. Dovremmo arrivarci ad aprile. Se poi dovesse esserci un rifiuto di massa…”.