Il Codacons ha messo nel mirino la Germania, il motivo riguarda le 30 milioni di dosi di vaccino anti-Coronavirus acquistate al di fuori dagli accordi europei.
L’Associazione dei Consumatori Italiani presenterà nella giornata di domani un esposto sia alla Procura di Roma che a quella di Milano, con l’obiettivo di far luce sulla vicenda. “La magistratura italiana è chiamata a pronunciarsi su un possibile reato commesso all’estero a danno di cittadini italiani, e questo legittima il ricorso alle due Procure – la nota del Codacons – con tale esposto vogliamo capire se le decisioni assunte dal governo tedesco in merito alla fornitura di vaccini abbiano violato o meno le regole europee“.
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Gli obblighi dei Paesi
La nota del Codacons poi è prosegue in maniera più articolata: “l’art. 7 del contratto siglato dalla Commissione Europea e relativo alla disciplina dell’acquisto centralizzato dei vaccini anti-Covid, riporta l’obbligo per gli Stati membri inclusi nell’accordo stesso di non procedere a negoziazione separata. Una norma che ha l’evidente scopo di evitare che paesi con maggiori risorse possano accaparrarsi dosi di vaccino prima di altri paesi e a condizioni migliori, o in ogni caso sottrarre forniture che al momento risultano un bene prezioso e indispensabile in tutta Europa“.
La violazione della Germania
Per questi motivi, il Codacons ha deciso di presentare gli esposti alla Procura di Milano e a quella di Roma, perché la Germania avrebbe violato gli accordi: “le decisioni della Germania sembrano violare tali disposizioni, o in ogni caso dare una interpretazione soggettiva delle norme europee che potrebbe configurare un abuso: per tale motivo il Codacons presenterà domani un esposto alle Procure di Roma e Milano, chiedendo di aprire una indagine sul caso alla luce delle possibili fattispecie di abuso di ufficio e inadempimento di contratti di pubbliche forniture”.