Un fulmine a ciel sereno, sia per i tifosi che per gli addetti ai lavori. Louis Camilleri lascia la Ferrari con effetto immediato, abbandonando il ruolo di amministratore delegato che verrà ricoperto ad interim da John Elkann. Una notizia sconvolgente, che scuote l’ambiente del Cavallino, già costretto a fare i conti in questa stagione con le numerose vicissitudini accadute in pista. Dimissioni, quelle di Camilleri, accettate con tristezza dal presidente Elkann, che ha compreso i motivi che hanno spinto il manager nato in Egitto a fare un passo indietro.
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Camilleri-Ferrari, i motivi dell’addio
La nota ufficiale con cui la Ferrari ha annunciato le dimissioni di Louis Camilleri parla di motivi personali non specificati, dietro i quali si nasconde l’ombra del Coronavirus. Secondo quanto riferito dalla BBC, l’ormai ex ad del Cavallino è stato ricoverato a New York per aver contratto il virus, ma non è stato mai in pericolo di vita. Questa situazione però ha definitivamente convinto Camilleri a dire basta, lasciando sua il suo posto in Ferrari che quello nel CdA di Philip Morris. Una scelta di vita, che fa calare il sipario sulla carriera lavorativa dell’imprenditore 65enne, deciso a occuparsi di se stesso e della famiglia dopo una vita in trincea.
Le parole d’addio di Camilleri
Louis Camilleri ha spiegato la sua decisione, salutando tutte le persone che hanno lavorato con lui: “la Ferrari ha fatto parte della mia vita e servirla come amministratore delegato è stato un grande privilegio. La mia ammirazione per gli straordinari uomini e donne di Maranello, per la passione e la dedizione che mettono in tutto ciò che fanno è illimitata. Sono orgoglioso dei numerosi risultati raggiunti dalla società dal 2018 e so che gli anni migliori della Ferrari devono ancora venire“.