La ex di Alexander Zverev torna all’attacco, ma questa volta le accuse sono ancora più pesanti. Olya Sharypova infatti ha rivelato di aver subito un pugno in faccia dall’ex fidanzato, oltre a continui comportamenti denigratori, che l’avrebbero spinta addirittura a tentare il suicidio.
Stando al racconto della ragazza ai microfoni di ‘The Racquet’, tutto è accaduto a Ginevra: “quanto accaduto lì è stato ancora peggio degli episodi precedenti. Aveva capito di essere più forte di me, più forte mentalmente. E aveva cominciato a comportarsi male con più frequenza. Un giorno mi ha tirato un pugno in faccia. Nelle altre occasioni mi spingeva, mi colpiva, cercava di soffocarmi, ma quella è stata la prima volta in cui mi ha veramente tirato un pugno, e quando è uscito dalla camera io mi sono sentita morire. Non stavo più capendo nulla della mia vita. Non capivo più perché mi ritrovavo in quella condizione, perché lui non mi lasciasse stare, perché queste situazioni continuassero. Ho capito che non potevo più continuare a vivere così, ma lui non mi avrebbe mai lasciato andare“.
L’ex compagna di Zverev ha poi proseguito: “ero spaventata, sapevo che se fossi stata una persona sana e assumevo dell’insulina potevo morire. Volevo andarmene, non ce la facevo più. Lui era tornato, io ero nel bagno e aspettavo il momento in cui avrebbe fatto effetto. Lui si è reso conto del mio gesto e ha iniziato a pregarmi di aprire la porta. Ero pronta per quel gesto, ero pronta per morire. Non ce la facevo più. Ho sempre sentito brutte parole da lui: sei una cattiva persona, non meriti nulla. Ho pensato: se sono veramente una persona così, che diritto ho di vivere?“.