MotoGp, Valentino Rossi impietoso nei confronti della Yamaha: “dopo 8 mesi ancora non ho capito una cosa”

Il pilota pesarese non ha lesinato pesanti critiche nei confronti della Yamaha, che non è riuscita a progettare una moto più veloce di quella del 2019

SportFair

Giornata negativa per Valentino Rossi a Valencia, il Dottore ha chiuso la seconda sessione di prove libere con il diciottesimo tempo, dopo una FP1 egualmente sotto tono. Risultati deludenti, che non possono soddisfare il pilota della Yamaha, alquanto pessimista in vista di Qualifiche e gara.

Valentino Rossi
Mirco Lazzari gp/Getty Images

Intervenuto a fine giornata per analizzare la situazione, Rossi è stato impietoso nei confronti del team giapponese: “non sono troppo lontano, perché siamo tutti abbastanza raggruppati, ma la mia posizione non è buona. Speriamo domani di essere più competitivi. Avevamo molte aspettative per questa moto 2020, perché c’era stato detto che la Yamaha si era impegnata molto, che il motore ci avrebbe dato più velocità e che la moto sarebbe stata chiaramente meglio. Invece siamo alla penultima e ancora dobbiamo capire se la moto nuova è meglio della vecchia. Questo vuol dire che più o meno sono uguali, poi su qualche pista va meglio una e qualche altra pista vanno meglio l’altra. Quello che è sicuro è che non c’è stato lo step di prestazioni che ci aspettavamo per essere competitivi. Sulle piste più difficoltose, i nostri problemi sono più o meno sempre gli stessi. Bisogna lavorare sodo sul motore, perché da quel punto di vista siamo inferiori a tutte le altre moto“.

Mirco Lazzari gp/Getty Images

La prossima stagione, Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow non saranno sulla griglia, il divario dunque con la nuova generazione si farà più tosto per Valentino Rossi: “purtroppo gli altri due vecchi non ci saranno più, quindi la differenza sarà ancora più grande. C’è molto ricambio generazionale negli ultimi anni. Sono arrivati tanti piloti dalle categorie minori perché tutti puntano alla MotoGP subito, il prima possibile. Non mi aspettavo che questa situazione di emergenza del COVID cambiasse così tanto il campionato, invece è stata dura. E’ stato molto più complicato rispetto al normale, perché è difficile fare tutto, anche solo viaggiare“.

Condividi