Aveva lasciato tutto il 17 giugno 2019, una coltellata al cuore dover dire di nuovo addio alla Roma. Prima da calciatore, poi in quel giorno di inizio estate anche da dirigente, al culmine di un rapporto ormai ossidatosi con Pallotta.
Adesso però al comando del club giallorosso c’è un altro americano, ossia quel Dan Friedkin che intende riportare Francesco Totti all’interno di quella che è stata sempre casa sua. I primi contatti sono già avvenuti mesi fa, qualche caffè insieme e i primi discorsi abbozzati per ricongiungere due entità che, di fatto, non si sono mai separate. La nuova proprietà americana al Pupone ha offerto per prima cosa un ruolo rappresentativo, da bandiera istituzionale del club. Un incarico che Totti non disdegnerebbe, ma solo se venisse accompagnato da una mansione più operativa, come avveniva in parte durante la precedente esperienza al fianco di Monchi.
Non è un mistero che l’ex capitano voglia vestire i pani del direttore tecnico, che faccia da tramite tra la società e la squadra, lavorando a stretto contatto con il nuovo ds, che sarà una figura giovane e dinamica. I Friedkin hanno ascoltato la reazione di Totti e registrato la richiesta, promettendogli di riaggiornarsi presto per capire il da farsi. La positività dell’ex capitano ha dilatato i tempi, ma non è escluso che prima di Natale ci possa essere un’accelerata, così da fare ai tifosi della Roma uno splendido regalo: il ritorno di Totti a casa sua.