Giornata da dimenticare per Valentino Rossi a Portimao, il pilota della Yamaha ha chiuso diciannovesimo al mattino e addirittura ventunesimo nel pomeriggio, rendendosi protagonista anche di una caduta per fortuna senza conseguenze.
Dopo le FP2 il pesarese ha analizzato quanto accaduto in pista, spiegando anche i motivi della scivolata: “oggi abbiamo provato a migliorare il grip, specialmente al posteriore, ma sfortunatamente ho perso il bilanciamento ed il feeling, quindi non riuscivo ad entrare abbastanza veloce nelle curve ed è stata una giornata difficile. Dopo siamo tornati verso una moto un po’ più ‘standard’, che andava un pelino meglio, ma purtroppo sono caduto. A questo punto abbiamo dovuto fare il time-attack con l’altra moto, ma non avevo feeling con l’anteriore e sono stato molto lento. Domani mattina torneremo ad un assetto più normale e vedremo se riusciremo ad essere più veloci. La caduta? Avevo rallentato per cercare di togliermi dal traffico ma, quando sono arrivato alla prima curva a sinistra, dopo diverse curve a destra, probabilmente la gomma era troppo fredda su quel lato e sono caduto“.
Il Dottore poi ha commentato le caratteristiche della pista di Portimao, definita molto bella dal pilota della Yamaha: “la grande diversità di questa pista sono i cambi di pendenza. Ho parlato anche con chi l’ha realizzata ed è tutto artificiale. Hanno deciso proprio a tavolino di fare una pista diversa dalle altre, per farla molto particolare. Ce l’hanno fatta, perché i cambi di pendenza sono veramente estremi. Se non ci fai un giro, da fuori non si può capire, perché l’obiettivo delle telecamere schiaccia molto. Questo rende questa pista molto difficile. Però è un bel tracciato, molto tecnico, con delle curve molto veloci. Tante sono cieche, quindi bisogna un po’ guidare a memoria. E’ una pista da pelo, quindi le ha tutte. E’ molto bella“.
Sull’apporto che potrà dare in futuro al miglioramento della M1, Valentino Rossi ha chiosato: “penso che sarò coinvolto come quest’anno, quindi non cambierà molto. Quello che dobbiamo capire è se quest’anno sono stato realmente coinvolto o meno. Quello che posso fare è mettere a disposizione la mia esperienza per dire quello che ci serve, ma più o meno abbiamo sempre gli stessi problemi. Sembra che i giapponesi ascoltino quello che gli dicono i piloti, ma alla fine fanno quello che vogliono“.