MotoGp, Valentino Rossi punge la Yamaha: “i motori sono un problema. Il Coronavirus? Ho avuto paura”

Il pilota pesarese ha commentato le Qualifiche del GP d'Europa, lanciando poi una frecciata alla Yamaha e commentando l'arrivo di Marini in MotoGp

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Valentino Rossi è tornato, lo ha fatto qui a Valencia dopo quasi tre settimane di positività al Coronavirus. Giorni difficili e complicati per il Dottore, riuscito a mettersi tutto alle spalle e a scendere in pista per il GP d’Europa, che inizierà dalla diciottesima casella in griglia a causa di una Qualifica non entusiasmante.

Valentino Rossi
Mirco Lazzari gp/Getty Images

Interrogato a fine giornata sulle ultime settimane, il pilota della Yamaha ha ammesso: “fortunatamente, sono sempre stato bene a livello fisico. Sono stato male solo due giorni, ma ho avuto solo un po’ di febbre. Ho sempre respirato bene e non ho mai perso il gusto e l’olfatto. Ci vuole qualche giorno per recuperare e in quelli ti senti un po’ rincoglionito: hai un gran mal di testa e ti fanno male gli occhi. Diciamo che i primi giorni non sono belli, poi sono un po’ dimagrito perché sono stato quasi due settimane a riposo assoluto. Gli ultimi giorni poi sono stati duri, perché tutti quelli che lo avevano preso con me sono guariti dopo due settimane, invece io continuavo ad essere positivo e sinceramente ho avuto una gran paura di non poter correre neanche qui. Vedere le gare alla tv è stata dura, soprattutto la seconda, perché la prima comunque non ce l’avrei fatta a correre. Ma stare a casa quando stai bene e sai che potresti correre è molto frustrante. Però sono molto contento di essere tornato a lavorare con il mio team e di essere tornato a guidare la M1“.

Mirco Lazzari gp/Getty Images

Sull’ufficialità del passaggio del fratello Luca Marini in MotoGp, Valentino Rossi ha ammesso: “sono molto contento per Luca, perché correre in MotoGP è il sogno di tutti i piloti. Lo farà con la Ducati, con una buona moto ed in una buona condizione. Mi ha sempre detto che avrebbe voluto arrivare a correre con me e quindi sono contento, perché l’anno prossimo sarà la prima volta che correremo insieme e sarà bello. Sono molto contento di correre con lui, sarà una bella motivazione e sarà suggestivo. Mi ricordo che quando ho vinto il mio primo Mondiale, nel 1997, lui era appena nato. E’ nato il 10 agosto del 1997 e io il titolo l’ho vinto il 31 agosto. Quando sono tornato a casa da campione del mondo, lo tenevo in braccio e lui aveva 21 giorni. Pensare che l’anno prossimo correremo insieme e che lo faremo in MotoGP, che è il sogno di tutti i piloti, mi rende molto fiero, ma soprattutto sono contento per lui“.

Mirco Lazzari gp/Getty Images

Non è mancata poi la chiosa sulla sanzione inflitta alla Yamaha per i motori: “questo conferma che il dipartimento motori è il nostro primo problema, perché le performance non sono fantastiche, inoltre l’affidabilità è critica. Hanno fatto anche questo errore con le valvole e non è una cosa fantastica. Per il resto, io so solo che non ho perso punti, anche perché io ho rotto quando ho usato il motore incriminato, quindi per me non cambia niente“.


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