Maradona è morto nella giornata di ieri, ma già dopo poche ore si comincia a parlare di come dividere la sua eredità.
Un argomento scomodo, soprattutto considerando il fatto che la bara del Pibe è ancora davanti agli occhi dei suoi tifosi, accorsi in massa per dargli l’ultimo saluto. Eppure, nei salotti televisivi, ecco le prime rivelazioni sul patrimonio di Maradona, diffuse da Luis Ventura, giornalista vicino alla famiglia del Diez: “Maradona non aveva quasi più nulla sul conto in banca, se n’è andato in povertà. Il suo patrimonio è stato parzialmente sperperato a causa delle sue mani bucate e, in gran parte, sottratto da chi lo circondava con il fine di aggirarlo e svuotargli le tasche“.
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Parole pesantissime, espresse durante il programma televisivo ‘Fantino a la tarde’, dove Ventura ha spifferato tutte le sue conoscenze: “Maradona è morto povero. La fortuna guadagnata a Dubai? Non ve n’era più traccia, quasi tutto sparito. Gli ultimi tempi ha vissuto esclusivamente dello stipendio che percepiva dal Gimnasia La Plata (quasi 1 milione di euro secondo i bene informati ndr). Gli hanno rubato quasi tutto, il resto lo ha elargito perché non era in grado di dire di no a nessuno. Bastava chiedere e lui dava“.
Una generosità confermata anche al programma Futbol di Radio AM 970 dall’attaccante paraguaiano Pablo Velzquez, giocatore allenato da Maradona l’anno scorso: “Diego era di una generosità smisurata. Molte volte, i premi ai giocatori li pagava di tasca sua. Entrava nello spogliatoio con un borsone pieno di contanti e ripartiva il denaro. Era solito indossare due orologi, vari anelli, bracciali e collanine. Bastava dirgli quanto fossero belli che lui se li sfilava e li donava“.