Alzi la mano chi, qualche mese fa, avesse mai potuto pensare che Joan Mir si sarebbe portato a casa il primo titolo mondiale in MotoGp. In pochi ci avrebbero scommesso, Suzuki compresa, ma oggi a Valencia il giovane pilota spagnolo è riuscito a completare un’impresa, salendo sul tetto del mondo.
Basta il settimo posto in una gara gestita dall’inizio alla fine per stappare lo champagne, bollicine dolci con cui ubriacarsi e festeggiare un titolo pazzesco, centrato battendo le Yamaha e le Ducati, favorite dopo l’infortunio di Marc Marquez. Invece la formichina Mir ha messo nel sacco tutto quello che poteva, presentandosi in questo finale di stagione tirato a lucido, centrando la prima vittoria una settimana fa e il primo titolo oggi. Un trionfo annunciato, ma favorito anche dalla ingiustificata assenza dei piloti Yamaha, troppo discontinui per poter provare il colpaccio.
L’unico a salvarsi è senza dubbio Franco Morbidelli, riuscito a vincere anche oggi a Valencia, al contrario del compagno Quartararo stesosi dopo poche curve. Viñales e Rossi? Non pervenuti, ennesimo buco nell’acqua del team ufficiale che rischia di sprofondare nel baratro anche l’anno prossimo. Intanto oggi è il giorno di Mir, il nuovo campione del mondo di MotoGp.