Un guerriero provato da mille battaglie, ovviamente tutte vinte con la sua tempra e con la sua forza di volontà. Sinisa Mihajlovic non è più l’uomo di qualche anno fa, la leucemia lo ha cambiato e adesso guarda la vita con occhi diversi.
Lo ha ammesso lui stesso a Mara Venier, durante la puntata di ‘Domenica In’: “sono uno di quelli per cui non è importante partecipare ma vincere. Per cui l’ho affrontata dall’inizio con carattere, con voglia di vincere, di combattere, essendo convinto alla fine di farcela. E ci sono riuscito. Faccio i controlli ogni tre mesi, l’ultimo il 29 ottobre a un anno dal trapianto ed è stato perfetto. Sin dall’inizio mi ero detto che non potevo perdere questa battaglia, per me e per la mia famiglia. Ma davanti a tutto questo affetto mi sono detto: non posso deluderli. Non ho mai pensato per un momento di non vincere“.
Mihajlovic poi si è commosso parlando del padre: “non c’ero quando lui è morto. Avevo promesso ai miei figli di portarli a Madrid a vedere l’Inter in finale di Champions League ed ero lì. Avevo chiamato mia madre, mi aveva dato l’ok per partire. Poi mi ha chiamato mio fratello e mi ha detto della sua scomparsa. Ora quando sento questa canzone piango. Prendo una grappa per me e una per mio padre e la bevo alla salute di tutti e due“.