Ieri le prime parole dopo le dimissioni, oggi un racconto ancora più articolato di quanto vissuto nel reparto di terapia intensiva dell’Humanitas di Rozzano. Gerry Scotti ha dovuto fare i conti con il Coronavirus in maniera pesante, finendo con il casco dell’ossigeno e perdendo oltre 10 kg.
Una situazione assurda, che il presentatore ha raccontato nei minimi particolari al Corriere: “quando mi hanno detto che mi ricoveravano sono diventato verde, ho sudato freddo. Io li vedevo tutti, vedevo 24 persone immobili, intubate, come nei film di fantascienza. Al secondo controllo al Covid Center dell’Humanitas a Rozzano mi è stato consigliato di rimanere da loro perché avevo tutti i parametri sballati: fegato, reni, pancreas. Ero già nell’unità intensiva, perché quando entri nel pronto soccorso del Covid Center non c’è l’area rinfresco, l’area macchinette, l’area vogliamoci bene: si apre una porta e da lì in poi vedi tutto quello che hai visto nei peggiori telegiornali della tua vita. Sono diventato verde, ho sudato freddo“.
Gerry Scotti poi ha concluso: “con due altri pazienti ci strizzavamo l’occhio, dai che ce la fai. Mi ha colpito molto anche l’affetto di tutti gli addetti ai lavori. Non voglio fare torto a nessuno, cito solo Carlo Conti, perché abbiamo vissuto un’esperienza in parallelo. Io gli chiedevo: quanti litri di ossigeno? Lui mi rispondeva 4. E io invece stavo ancora a 5. E la pastiglia, te l’hanno data? Abbiamo fatto come Coppi e Bartali“.