Nessuna marcia indietro, in occasione delle feste natalizie il coprifuoco per i cittadini italiani come misura anti-Coronavirus rimarrà in vigore. Il Governo non vuole rischiare una terza ondata e, per questo motivo, anche a Natale e Capodanno non si potrà uscire presumibilmente dopo le 22.
Lo ha ammesso all’Avvenire il ministro Francesco Boccia: “con questi numeri è impensabile non fare il coprifuoco, lo pagheremmo con la terza ondata. Sarà un Natale diverso. I tempi purtroppo non li detta la nostra volontà, ma l’esigenza di tenere in sicurezza l’Italia. Dobbiamo evitare assolutamente la terza ondata e in primavera buona parte della popolazione sarà avviata al vaccino. Ma per queste feste la parola d’ordine è: massima prudenza. Il virus circola, va tenuto sotto controllo. E poi, l’attenuazione parziale delle misure non significa attenuare anche la prudenza. Anzi, meno restrizioni ci sono, più cauti bisogna essere“.
Boccia poi è tornato sulla frase riferita al bambino Gesù: “quelle parole concernevano il coprifuoco. Qualcuno l’ha resa pubblica per scatenare la polemica. E di questo mi rammarico. Si parlava del coprifuoco alle 22 anche la notte del 24 per un semplice motivo: se fai una deroga, l’impatto non deriva da chi va a Messa osservando scrupolosamente le regole, ma su chi, approfittando della deroga, fa altro. Era una frase esemplificativa, come tante che si dicono nelle riunioni operative. Ma il tema erano i divieti. Che restano: non possiamo permetterci allentamenti, non si rischia con la salute delle persone. Ho citato ad esempio il Papa a Pasqua, la festa più importante per noi cattolici. E voglio dire che questo comportamento della Chiesa non significa sottomissione alle leggi dello Stato, ma collaborazione per il bene comune. La trovo una cosa di un’importanza straordinaria“.