La mente della Ferrari è in questo momento divisa su tre fronti: il miglioramento parziale della macchina del 2020 e lo sviluppo delle monoposto 2021 e 2022. Il gruppo di ingegneri è diviso per portare avanti simultaneamente questi progetti, per non farsi trovare impreparati nelle prossime stagioni.
Riguardo l’avanzamento della progettazione della Ferrari 2021, Simone Resta ha rivelato alcune importanti novità sottolineando come i due gettoni concessi dalla FIA verranno usati per migliorare il retrotreno: “rifaremo il retrotreno della monoposto – le parole dell’ingegnere imolese ad Autosprint – pensando che sua l’area che permetterà più margine di sviluppo fra telaio e aerodinamica in vista del 2021. Inoltre la parte posteriore dell’auto sarà interessata da cambiamenti regolamentari perché la FIA ha definito alcuni interventi per ridurre il carico aerodinamico al fine di salvaguardare lo stress degli pneumatici che restano uguali a quest’anno“.
L’ingegnere imolese poi ha proseguito, sottolineando però come la Ferrari 2021 non riuscirà a ricucire il gap con Mercedes e Red Bull: “il motore si può sviluppare liberamente ma sarà congelato dalla prima gara 2021 in avanti. Poi non si tocca più. L’aerodinamica anche se libera è limitata nelle forme da quello che c’è sotto. Dovete considerare l’aerodinamica come un vestito: va indossato sopra un corpo perciò in un certo senso le dimensioni del corpo ne condizionano le forme finali. Il corpo al di sotto del vestito è il telaio. Che è congelato nell’evoluzione. Se io non posso cambiare quel corpo, gli interventi esterni esteriori che si possono decidere sono condizionati dallo scheletro che c’è sotto. Se la struttura del muso resta quella di prima, posso anche disegnare una nuova ala anteriore ma la mia autonomia creativa sarà limitata. Tutti questi paletti tra congelamenti e limitazioni ci porta a pensare che faremo fatica a recuperare ragionevolmente in una sola stagione il divario che abbiamo adesso dai primi“.