Mattia Perin non ci sta, i giudizi negativi rivolti ai calciatori in questo momento di emergenza sanitaria lo hanno toccato nel profondo, considerando anche la sua esperienza con il Coronavirus.
Il portiere del Genoa si è dunque sfogato ai microfoni di Repubblica, replicando duramente alle critiche ricevute: “quando mi hanno detto che ero positivo? Mi sono detto: Mattia, non potevi farti mancare anche questa. Ma ho cercato di essere positivo in tutto, compresa la reazione psichica. Poteva accadere a chiunque. Di sicuro, se ci fossimo chiamati Real Madrid, Inter o Juventus, saremmo stati rispettati di più. Sia chiaro che la malattia non è mai una colpa, ma un’eventualità che accade agli esseri umani. Siamo molto scrupolosi. Nessuno toglie la mascherina, rispettiamo regole e distanziamenti, poi è chiaro che in campo veniamo a contatto, è inevitabile. Basta con i cliché del calciatore ricco, viziato, privilegiato e menefreghista! Ho letto giudizi molto superficiali“.