Giornata particolare oggi al Giro d’Italia, la dodicesima tappa infatti è cominciata e si è conclusa a Cesenatico, sulle strade dove Marco Pantani è cresciuto ed ha affinato il proprio talento.
Un omaggio splendido al Pirata, ricordato anche sul palco del Processo alla Tappa, in onda su Rai 2, dove è intervenuta mamma Tonina per aggiornare tutti sullo stato del processo: “non sono nessuno, non ho studiato, ma leggendo i faldoni del tribunale ho capito che ci sono tante cose non vere. Mi sono battuta, qualche settimana fa sono andata anche a Madonna di Campiglio. In uno scritto di Marco ho letto ‘io vado a correre con la paura di vincere’. Una persona dell’albergo, quel giorno, gli aveva detto che non doveva vincere, lui ha detto che si girava e non arrivava nessuno. Il giorno dopo l’hanno mandato a casa. Lui viveva per la bicicletta, perché non doveva vincere? Lo sport non è più pulito“.
La mamma del Pirata poi ha proseguito: “combatterò per uno sport vero e pulito. Io per 16 anni ho avuto una squadra di bambini, quest’anno l’ho mollata perché non mi piace più. Il ciclismo è uno sport faticoso, ma io ho capito una cosa: i ragazzi sono le prede, devono pedalare e stare zitti perché se parlano fanno la fine di Marco, hanno smesso di correre. Io voglio la verità su Campiglio e su Rimini. Nella mia testa ho un’idea di chi ha fatto del male a Marco ma ci vogliono le prove e spero che qualcuno mi aiuti a trovarle”.