Nuove scintille tra José Mourinho e Arsene Wenger, due allenatori che nel corso degli anni non si sono mai amati. Tante le liti e le discussioni tra i due, a cui adesso se ne è aggiunta un’altra nata dall’autobiografia del francese, “My Life in Red and White”, in uscita nei prossimi giorni.
L’attuale responsabile dello sviluppo mondiale del calcio della Fifa non ha mai menzionato lo Special One nel suo libro, scatenando la reazione del portoghese: “non ci sono perché non mi ha mai battuto! Su 12-14 partite non ne ha vinta una, non può scrivere un capitolo. Perché dovrebbe parlare di me nel suo libro? Un libro è una cosa che ti rende felice, ti rende orgoglioso quindi capisco perfettamente la situazione“. Parole dure a cui Wenger ha prontamente risposto: “non mi preoccupano le sue parole. È una provocazione continua. Mi sento come se fossi all’asilo con lui. Ma fa parte della sua personalità. È sbagliato, lo abbiamo battuto due volte. Abbiamo vinto e ci sono stati anche molti pareggi. E soprattutto non sei “tu” a vincere, partecipi solo alla vittoria. Siamo “noi” a vincere. Il manager è lì solo per ottenere il massimo dalla squadra“.