Omicidio Collefferro, Alessio Sakara difende le MMA: “quelle sono due mele marce, evitate di mettere etichette”

Il combattente italiano è intervenuto per difendere le arti marziali miste, attaccate dall'opinione pubblica dopo l'omicidio di Willy Monteiro a Colleferro

SportFair

L’omicidio del giovane Willy Monteiro Duarte, pestato a sangue fino alla morte da un gruppo di quattro giovani a Colleferro, ha spaccato l’opinione pubblica e creato un polverone intorno alle arti marziali miste. Alcuni degli aggressori infatti le praticavano in passato, situazione che ha spinto molti incompetenti ad associarle alla violenza di cui il giovane 21enne di origini capoverdiane è rimasto vittima.

Sulla questione è intervenuto Alessio Sakara, in arte ‘Legionarius‘, che ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport per difendere la disciplina che lui stesso pratica ad altissimi livelli: “usare lo sport come capro espiatorio è sbagliato, sbagliatissimo. Se, per esempio, un militare commette un omicidio che diciamo? Che i militari sono tutti assassini? La realtà è che questi sono due mele marce, e non puoi mettere un’etichetta su qualcosa per colpa di due mele marce. La loro mentalità con le arti marziali non c’entra nulla. Il vero combattente, per mentalità, è stato Willy, che ha difeso un amico. E ci ha rimesso la vita perché contro di lui si sono scagliati in 4-5, e pesavano tutti di più“.

Le MMA potrebbe servire per imparare valori che ormai si vanno perdendo, Sakara ne è convinto: “se hai un buon maestro, sono una grande scuola di vita. Nel nostro sport si affrontano prima i propri sacrifici e poi un avversario. E soprattutto quell’avversario è uno come te, che fa le stesse cose tue. Non combattiamo contro chi non è preparato. Come nei casi di bullismo ci sono grosse responsabilità dei genitori, qui le hanno i maestri. In primis se vedono un esaltato tra i loro allievi devono rimetterlo in riga, perché questo non è sport da esaltati. E poi devono insegnare loro a non mettersi in mezzo a liti o risse, proprio perché sanno usare il corpo in un certo modo e possono fare del male. McGregor? E’ un modello completamente errato. Guardate per esempio campioni come Khabib Nurmagomedov o Georges St. Pierre che fanno tantissimo per le loro comunità, o come Stipe Miocic che è campione Ufc dei pesi massimi eppure non ha mai mollato il suo lavoro da pompiere. Loro vanno seguiti, loro sono gli esempi giusti di questa disciplina“.

Condividi