Kevin Durant non è uno che fa tanti giri di parole, soprattutto non nasconde le sue reali motivazioni. Intervenuto nel corso del ‘JJ Redick podcast’, KD ha chiarito una volta per tutte la questione relativa al suo possibile trasferimento ai Knicks, sfumato poi con la firma verso la franchigia rivale, i Nets.
Kevin Durant ha spiegato che si è trattato di un’invenzione dei media: “onestamente, non ho mai pianificato né voluto un trasferimento ai Knicks. Hanno creato tutto i media. La faccenda fittizia ha suscitato enorme interesse e grandi aspettative in principio, ma non ha fatto altro che ridicolizzare i Knicks, una volta firmato il mio contratto con i Nets. Ad ogni modo, riflettevo sulle franchigie papabili sin da febbraio. Non volevo essere il salvatore che i Knicks bramano da anni. Volevo continuare a lottare al vertice, pensando solo al basket, una volta tornato dall’infortunio. Ho ritenuto che Brooklyn potesse darmi queste garanzie, nonché meno pressioni mediatiche nocive, che a Manhattan sono opprimenti ed abitudinarie. Brooklyn è un quartiere tranquillo, più vicino alla componente nera della città. Il nostro palazzetto non ha la storia del Madison Square Garden, ma nemmeno la sua confusione, i suoi spettacoli pre-partita. E’ innegabile che ci siano meno distrazioni a Brooklyn. Ribadisco, si ha la possibilità di pensare solo alla pallacanestro“.