La penalità inflitta a Lewis Hamilton durante il GP di Russia ha tenuto banco per molte ore all’interno del paddock di Sochi, coinvolgendo nelle discussioni anche gli altri piloti. L’inglese ha incassato 10 secondi di penalità per aver provato due volte la partenza in una zona vietata, vedendosi decurtare anche 2 punti sulla licenza.
Una sanzione questa eliminata poi dai Commissari, intervenuti in serata per convertirla in una multa pecuniaria nei confronti della Mercedes. Il motivo lo ha spiegato Michael Masi, ossia il Direttore di Gara, nella giornata di oggi: “dopo la gara, i commissari sportivi hanno sentito il team e il pilota della vettura 44, che hanno spiegato come al pilota fosse stata data un’istruzione su dove poteva effettuare le prove di partenza. Su questa base, i commissari hanno deciso di annullare i punti di penalità su entrambe le decisioni, perché a quel punto li ritenevano inopportuni. E, di conseguenza, hanno inflitto alla squadra una multa di 25.000 euro per quell’istruzione. E’ vero che era lui a guidare la macchina, ma le istruzioni ricevute dalla squadra sono state un fattore, quindi hanno ritenuto opportuno rivedere la decisione di conseguenza“.
Il Direttore di Gara ha poi spiegato come la zona per provare le partenze fosse stata spiegata ai piloti: “la zona delle prove di partenza è ovviamente molto specifica e dettagliata nelle note dell’evento. Così come in ogni altro evento, Lewis e tutti gli altri piloti, sapevano quale fosse il luogo per le prove di partenza, secondo le istruzioni del direttore di gara. Il motivo per cui determiniamo il luogo delle prove di partenza è per la sicurezza di tutti i piloti, in maniera che tutti siano consapevoli di ciò che sta effettivamente accadendo. Probabilmente c’è stata una comunicazione errata tra il team ed il pilota della vettura numero 44, perché Bottas e tutti gli altri piloti hanno usato l’esatta posizione, subito a destra dopo la linea di uscita dai box“.