Inizia oggi l’edizione 107 del Tour de France, che si prospetta ricca di emozioni nonostante le restrizioni e le regole rigide dovute all’emergenza coronavirus. A correre per le strade francesi ci sarà anche Giacomo Nizzolo che nell’ultima settimana ha regalato uno spettacolo unico conquistando il titolo di campione italiano e quello di campione europeo.
“Sono tranquillo. Ho una grande occasione, ma è inutile pensarci troppo. Andrà come andrà. Con i compagni abbiamo visionato gli ultimi 50 chilometri del percorso: facili, li avrei preferiti più tecnici, ma sto bene. Questo fa la differenza rispetto al passato. Rispetto tutti e non temo nessuno. Poi, in una volata al Tour, l’asticella si alza. Tra Sagan, Ewan, Bennett, Viviani e via discorrendo. Le due maglie mi hanno dato gioia e serenità“, ha raccontato l’azzurro alla ‘rosea’.
“Parliamo di sogni? Da bambino facevo le telecronache mentre giocavo a calcio nel cortile: mi vedevo nell’Inter, la squadra del cuore, compagno di Ronaldo il Fenomeno, mentre segnavo a San Siro… Se davvero prendo la maglia, sono disposto a regalarla a Messi. A patto che venga a Milano e indossi il nerazzurro. Parola di tifoso…“, ha aggiunto Nizzolo prima di tornare indietro nel tempo negli ultimi anni in cui non ha di certo brillato: “ho avuto diversi problemi fisici. Non sono mai riuscito ad allenarmi come volevo. E nel ciclismo mica puoi bluffare. Se non hai le gambe…“.