Tennis, Serena Williams preoccupata dal Coronavirus: “giusto essere un po’ nevrotici, non voglio prenderlo”

La tennista americana ha parlato del periodo della quarantena, sottolineando di non aver mai provato nulla di simile nella sua vita

SportFair

Serena Williams è pronta a tornare in campo per riprendere il suo assalto al record di Slam, l’americana si è messa alle spalle il difficile periodo trascorso in casa a causa del Coronavirus, allenandosi duramente nel campo costruito dal marito all’interno della loro abitazione.

Serena Williams e famiglia
Hannah Peters/Getty Images

Mio marito mi ha costruito un campo in cemento a casa – le parole in conference call di Serena – io invece mi sono occupata della palestra che però non è ancora finita. Il campo è immediatamente diventato il mio santuario, tanto che mi sono chiesta perché non l’ho fatto prima“. Duri allenamenti in casa che però non bastano per riprendere la forma, fondamentali saranno anche i tornei che Serena giocherà prima degli US Open, ovvero Lexington e New York.

Serena Williams
Daniel Pockett/Getty Images

Un passo alla volta però per la Williams, che non ha intenzione di allargare troppo gli orizzonti: “non penso al futuro, voglio concentrarmi su un torneo alla volta, anche perché con la pandemia non sai mai cosa può succedere. Non ci saranno i tifosi, ma va bene lo stesso. Sono rimasta a casa per sei mesi, visto che ho cominciato a praticare il distanziamento sociale a marzo, e non mi capitava da quando ero una ragazzina. Anche quando sono rimasta incinta ho continuato a viaggiare. Ma con la salute sono super attenta: non sono sicura di cosa mi succederebbe se prendessi il coronavirus e preferisco non scoprirlo. Giocare a tennis è bello, ma qui si tratta della mia vita e della mia salute: giusto essere un po’ nevrotici. E portarsi dietro anche 50 mascherine“.

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