Il momento è complicato, i risultati non arrivano e tra qualche mese il rapporto si chiuderà, ma Sebastian Vettel non se la sente di mollare tutto in anticipo senza lottare. Il Mondiale è lungo, la strada da percorrere è ancora molta, per questo motivo l’unico obiettivo è dare tutto se stesso, per lasciare il team di Maranello a testa alta dopo sei anni.
Il tedesco ha parlato di questo periodo in rosso ai microfoni di Repubblica, tornando sulla notizia comunicatagli da Binotto sul mancato rinnovo: “non sono ferito dalla decisione della Ferrari, credo che sia importante guardare avanti e penso che come professionista io abbia accettato la scelta. Sono semplicemente rimasto sorpreso perché mi aspettavo qualcosa di diverso dal momento che la comunicazione stava andando in una direzione completamente opposta. Dunque è stata questa la sorpresa. Ma vado oltre. Non sono il tipo d’uomo che vive di rimpianti e si guarda indietro, se le cose finiscono, finiscono, entrambe le parti devono guardare al futuro. Abbiamo avuto tempi molto buoni con grandi gare e abbiamo combattuto per il Mondiale, credo nella maggior parte delle stagioni, ma purtroppo non ci siamo riusciti. Se si misura il rapporto col successo allora non abbiamo avuto quello che avrei voluto e che probabilmente anche il team voleva. Diciamo che è stato un amore un po’ felice e un po’ infelice”.
Sui motivi che hanno determinato l’addio, Vettel ha sottolineato: “non penso che sia dovuto ad una mancanza di risultati, sono approdato in Ferrari dopo molti anni di successi e la sfida è stata quella di ricostruire. All’epoca sicuramente eravamo in una posizione migliore di adesso, sono arrivato qui con molta passione, volontà e determinazione per far crescere la squadra, era anche la promessa che il signor Marchionne mi fece spiegandomi che stavano cercando qualcuno per rifondare il team. Allora ero io il candidato, ora non più. Oggi credo che sia importante dire la verità ai fan, e la verità è che stiamo attraversando un momento difficile, lo abbiamo visto nelle prime tre gare e continueremo a vederlo nelle prossime. Per uscire da queste situazioni ci vuole tempo. Personalmente ho vissuto situazioni simili in passato, forse per Charles è diverso, quello che sta vivendo è forse il primo passo indietro. Per il futuro si conta su Charles, ma penso che solo il tempo saprà dare risposte. Penso che non ci siano molte persone che guardando indietro non dicano che avrebbero potuto fare meglio, ci sono sempre dei piccoli errori lungo la tua strada, sulla mia a volte li ho commessi io altre volte il team, ma questo non è un gioco a incolparsi l’un l’altro. Non rimpiango il tempo che ho avuto qui”.