Sono giorni importanti questi per il futuro prossimo della Formula 1, al centro delle discussioni tra team e FIA c’è sia il caso Racing Point che il possibile divieto del party-mode, due argomenti che hanno spaccato il paddock.
Chris Horner ha chiesto chiarezza per entrambe le questioni, esprimendo il proprio punto di vista ai microfoni di Motorsport.com: “stiamo seguendo con interesse la corrispondenza che la FIA ci sta fornendo al fine di fare chiarezza sulla definizione di team Costruttore, per la Red Bull è un tema di enorme importanza. Questo è incoraggiante, così come lo è la direttiva tecnica di cui si sta parlando questo fine settimana. Le mappe in modalità ‘qualifica’ sono state spinte e sviluppate progressivamente nel corso degli anni, penso che questo provvedimento della FIA di limitarle sia una scelta sensata. C’è un costo enorme associato allo sviluppo di queste diverse modalità di utilizzo delle power unit, e penso che se questo provvedimento della Federazione Internazionale riuscirà a garantire gare più ravvicinate tra le varie forze in campo, sarà positivo per tutta la Formula 1“.
Riguardo la prima giornata di libere a Barcellona, Horner ha ammesso: “la monoposto è sembrata davvero ben bilanciata nelle simulazioni di gara, mentre dobbiamo ancora migliorare un po’ la performance nel giro veloce. Stiamo continuando a fare progressi, ma qui a Barcellona abbiamo a disposizione delle mescole diverse che su questa pista esaltano maggiormente i punti di forza della Mercedes piuttosto che i nostri. In merito alle nostre chance in gara non si sa mai, tutto può succedere, anche perché i long-run ci hanno confermato che siamo sulla strada giusta“.
Sulle prestazioni di Albon, Horner non si è sbilanciato: “mi piacerebbe vedere entrambe le nostre monoposto nelle prime quattro file dello schieramento. Alex ha solo bisogno di mettere insieme un buon sabato, con una qualifica lineare e senza imprevisti, per il resto il suo ritmo di gara è stato impressionante e ha confermato che in corsa la sua performance non è un problema, anzi, è un punto di forza viste le rimonte di cui è stato capace. Se riuscirà a partire da una posizione vicina alla top-3, allora sarà in grado di essere della partita con chi punterà al podio“.