La Red Bull all’attacco: il team di Milton Keynes si scaglia contro Mercedes e Racing Point, appoggiando le proteste di Ferrari e Renault, riguardanti un passaggio di dati sospetto tra le due squadre.
“Naturalmente ci vuole qualcosa di più delle foto: una copia così simile richiede dati e disegni della Mercedes. Quello che hanno fatto Racing Point e Mercedes fa capire che ci sono due colpevoli. Ora la FIA deve fare chiarezza, e non solo su questo”, queste le parole di Marko al Der Spiegel.
L’austriaco ha poi aperto una parentesi anche sull’accordo tra FIA e Ferrari: “nessuno ha mai capito cosa sia successo lì. Se non c’è stata un’infrazione, non c’è bisogno di un accordo. Il fatto è che tutte le vetture motorizzate Ferrari abbiano improvvisamente perso da otto decimi a 1,2 secondi nella prima gara in Austria fa riflettere. In più, se la Ferrari avesse perso il secondo posto nel campionato Costruttori, la Red Bull avrebbe ricevuto 20 milioni di dollari in più rispetto a quanto incassato per il terzo posto”.