Fabio Jakobsen è stato il protagonista del terribile incidente avvenuto al termine della prima tappa del Giro di Polonia, un crash avvenuto in volata dopo una manovra alquanto pericolosa messa in atto da Dylan Groenewegen.
Il discorso sulle transenne poi è proseguito: “invito anche a prestare attenzione alle transenne che vengono utilizzate al Giro di Polonia, stessa tipologia di quelle utilizzate al Tour de France, basse per consentire una buona visuale al pubblico permettendo allo stesso di sporgersi e di fare foto e video (fortunatamente ieri per ragioni anti-contagio il poco pubblico presente era a qualche metro di distanza). In Italia, nelle corse professionistiche, il regolamento impone transenne più alte sul traguardo; al Giro d’Italia, per esempio, gli ultimi 500 mt del rettilineo d’arrivo sono messi in sicurezza con transenne di circa 2 metri, scomode certamente per il pubblico ma molto più sicure per i corridori.
Infine, Martinello ha augurato ogni bene a Jakobsen e regalato un pensiero a Groenewegen: “detto ciò l’augurio è di una pronta ripresa a tutti i corridori e personale rimasti coinvolti nell’incidente, ed una preghiera per Fabio Jakobsen. Mi concedo un pensiero anche per Dylan Groenewegen, già stato crocifisso dal tritacarne social e che immagino stia soffrendo in proprio per quanto accaduto; manovra da sanzionare come è stato fatto, ma manovre come questa se ne vedono a decine; ribadisco che la vera causa del disastro è da ricercare sulla modalità di stesura delle transenne. L’UCI ha comunicato che sta preparando una squalifica esemplare per il corridore, invito però la stessa UCI a concentrarsi sulla professionalità degli organizzatori; quando concedi una licenza World Tour devi pretendere il massimo, soprattutto sul fronte sicurezza“.