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Incidente Giro di Polonia, Silvio Martinello difende Groenewegen: “l’Uci si concentri sugli organizzatori”

L'ex corridore italiano ha espresso il proprio parere sull'incidente del Giro di Polonia, sottolineando come la colpa sia delle transenne

SportFair

Fabio Jakobsen è stato il protagonista del terribile incidente avvenuto al termine della prima tappa del Giro di Polonia, un crash avvenuto in volata dopo una manovra alquanto pericolosa messa in atto da Dylan Groenewegen.

Un episodio grave su cui si è soffermato anche Silvio Martinello, ex ciclista italiano capace di laurearsi cinque volte campione del mondo nel ciclismo su strada: “desidero dare un mio parere in merito all’incidente accaduto ieri al traguardo della prima tappa del Giro di Polonia. Manovre come quella di Dylan Groenewegen se ne vedono spesso e vengono normalmente sanzionate, a maggior ragione se innescano episodi di tale gravità. Il disastro però è stato causato dalle transenne, mal posizionate e probabilmente non agganciate tra loro, saltate come birilli. Le transenne hanno lo scopo di mettere in sicurezza in caso di impatto, in questa occasione sono state la vera causa di quanto accaduto. Esistono da decenni commissioni tecniche che dovrebbero vagliare ed eventualmente segnalare delle anomalie sul tragitto interessato dal passaggio della corsa, soprattutto i chilometri finali ed il rettilineo d’arrivo, evidentemente in questa occasione qualcosa non ha funzionato”.

Credits: Instagram @Fabiojakobsen

Il discorso sulle transenne poi è proseguito: “invito anche a prestare attenzione alle transenne che vengono utilizzate al Giro di Polonia, stessa tipologia di quelle utilizzate al Tour de France, basse per consentire una buona visuale al pubblico permettendo allo stesso di sporgersi e di fare foto e video (fortunatamente ieri per ragioni anti-contagio il poco pubblico presente era a qualche metro di distanza). In Italia, nelle corse professionistiche, il regolamento impone transenne più alte sul traguardo; al Giro d’Italia, per esempio, gli ultimi 500 mt del rettilineo d’arrivo sono messi in sicurezza con transenne di circa 2 metri, scomode certamente per il pubblico ma molto più sicure per i corridori.

Foto Getty / Chris Graythen

Infine, Martinello ha augurato ogni bene a Jakobsen e regalato un pensiero a Groenewegen: “detto ciò l’augurio è di una pronta ripresa a tutti i corridori e personale rimasti coinvolti nell’incidente, ed una preghiera per Fabio Jakobsen. Mi concedo un pensiero anche per Dylan Groenewegen, già stato crocifisso dal tritacarne social e che immagino stia soffrendo in proprio per quanto accaduto; manovra da sanzionare come è stato fatto, ma manovre come questa se ne vedono a decine; ribadisco che la vera causa del disastro è da ricercare sulla modalità di stesura delle transenne. L’UCI ha comunicato che sta preparando una squalifica esemplare per il corridore, invito però la stessa UCI a concentrarsi sulla professionalità degli organizzatori; quando concedi una licenza World Tour devi pretendere il massimo, soprattutto sul fronte sicurezza“.

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