Se il tennis è il suo lavoro e il suo primo amore, l’NBA è per Jannik Sinner una passione nata per caso e coltivata con dedizione.
L’azzurro ha raccontato a Sky Sport questo suo particolare interesse per la Lega americana di basket, cresciuto in lui in modo alquanto curioso: “la mia passione per il basket è nata abbastanza per caso: mi è capitata davanti una delle tante schiacciate incredibili e così mi sono un po’ incuriosito. Mi sono chiesto cosa fosse questo sport e cosa ci fosse dietro quella lega così particolare: da lì è iniziato tutto. Ovviamente conosco i giocatori più forti e di riferimento: per me il migliore resta LeBron James“.
Tra poco ricomincerà la stagione sospesa a causa del Coronavirus, si ripartirà nella bolla di Orlando, una scelta curiosa per Sinner: “vivere in una bolla per i giocatori non sarà facile perché sei lì con la squadra, però ti mancano la tua famiglia e la tua libertà. Sei lì per giocare solo ed esclusivamente a basket e questo ti condanna a pensare alla tua professione per 24 ore al giorno. Così diventa pesante da affrontare. Dovranno dimostrare di avere forza mentale: è come un carcere da cui vuoi uscire. Sicuramente la squadra che resta dentro per più tempo è quella che conquisterà il maggior numero di vittorie, ma questo non rende più semplice le cose“.
Infine, Sinner non sfugge al pronostico: “spero che il titolo lo vincano gli Houston Rockets perché sono la squadra per la quale faccio il tifo, ma i Lakers sono i favoriti e saranno molto difficili da battere per chiunque“.