Un terzo posto che sa di rinascita, un podio cercato e ottenuto con tutto se stesso, dimostrando a tutti di essere ancora competitivo. Valentino Rossi si gode questo momento positivo, successivo alla grande prestazione sfornata nel GP di Andalusia, fondamentale per interrompere il digiuno di podi che durava da 17 gare.
Un risultato che ha avuto il merito di cambiare l’umore del pesarese, vicino alla decisione di smettere dopo la lunga serie di cattivi risultati ottenuti negli ultimi anni. A rivelarlo è stato papà Graziano, intervistato ai microfoni di Repubblica: “non l’avevo mai visto così triste, gli sembrava tutto inutile. Si chiedeva: ‘ma valgono la pena tutti questi sacrifici e lo stress, per poi arrivare 7° oppure 8°?’. Vale sa di essere amato: vuole ricambiare, a modo suo. Mi sono emozionato a vederlo sul podio, dopo tanto tempo. Ha cambiato il set-up della moto e si è trovato a suo agio, sono arrivati i tempi. E il gusto di correre. Questo terzo posto è un punto di partenza. È anche vero che ogni gara ha la sua storia: però Vale è ripartito, la prossima volta cercherà di essere più veloce di Viñales, quella dopo ancora di Quartararo“.
Sugli scontri tra Valentino e la Yamaha, Graziano Rossi ha sottolineato: “tra chi costruisce la moto e chi la guida ci sono spesso punti di vista diversi, ci vuole diplomazia. È anche una cosa ‘politica’, come ha detto mio figlio. I più giovani, Quartararo e Viñales, sono sempre andati forte: logico che alla Yamaha fossero perplessi quando Valentino gli diceva di cambiare, di ‘personalizzargli’ la M1. È successo all’improvviso, ma è andata bene”.