Zlatan Ibrahimovic ha ancora una voglia matta di vincere. Il gigante di Malmoe non si accontenta di giocare per ‘divertirsi’, nonostante la sua straordinara carriera, ma punta a competere ai massimi livelli per aggiungere nuovi trofei alla propria bacheca.
Intervistato da Sky Sport, Ibrahimovic ha glissato sul possibile arrivo di Rangnick, commentado il suo futuro in rossonero e alzando l’asticella degli (eventuali) obiettivi in caso di permanenza: “Rangnick non lo conosco e non lo so se arriverà o meno. L’informazione a noi non è arrivata, forse ai giornali sì. Non so se sia ufficiale o meno. Se ero qua dal primo giorno, sicuro vincevamo lo Scudetto. Se sarò qua l’anno prossimo dal primo giorno, sicuro vinceremo. Promessa ai tifosi del Milan? No, non c’è promessa, non c’è garanzia. Per questo devi parlare con Mino“.
Ibrahimovic ha inoltre posto una condizione: resterà solo se sarà in grado di risultare decisivo, per la sua ambizione personale e per quella della squadra. “Continuo a giocare solo se posso portare risultati. – ha dichiarato Zlatan – Non sono una mascotte. Continuo solo se posso fare la differenza. Giocare tanto per giocare non mi serve, quello posso farlo con i miei figli. Prossimo anno? Vediamo, ho ancora 3 settimane di contratto. Nessuno ha iniziato a parlare da parte mia o dal Milan. Al Milan non si sa nulla del futuro adesso. Giochiamo e finiamo meglio possibile poi vediamo. Così forte come Ibra… non c’è nessuno forte come Ibra. Dipende dal club, non solo da me. Il mio obiettivo non è arrivare sesto o settimo. In questa situazione volevo andare al Milan per aiutare. Mi hanno detto che ero l’unico che poteva farlo ed eccomi qui. Sto facendo quello che posso, per il prossimo anno vediamo“.