Juventus-Atalanta, Gasperini è una furia per il primo rigore: “tagliamo le braccia a De Roon”

L'allenatore nerazzurro ha parlato dopo il pareggio ottenuto contro la Juventus, adirandosi soprattutto per il primo rigore

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L’Atalanta esce arrabbiata dall’Allianz Stadium dopo un 2-2 che, in altre occasioni, sarebbe stato accolto come un successo.

Juventus-Atalanta
Valerio Pennicino/Getty Images

La prestazione sfornata dai nerazzurri però li induce a recriminare, soprattutto visti i due rigori concessi ai bianconeri risultati fondamentali per il pari. Intervenuto nel post gara ai microfoni di DAZN, Gasperini ha espresso ironicamente la propria rabbia per il rigore fischiato a De Roon: “nettissimo, grande rigore e soprattutto importante. Il regolamento è questo in Italia, se si dice questo è un’eresia, oggi è capitato contro, fine. Gli tagliamo le braccia, su. Quello di mettere le braccia dietro la schiena lo si fa ai bambini per insegnare a dribblare. Le metti davanti al corpo al limite. Rigori così ne sono stati dati tanti. C’è un’altra interpretazione in un altro campionato al mondo? Va cambiato il modo di interpretare la regola”.

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Valerio Pennicino/Getty Images

Sul match, Gasperini ha rivelato: “abbiamo fatto molto bene al cospetto di una grande squadra. Ho chiesto ai ragazzi di interpretare la gara in previsione della Champions perchè incontreremo squadre di questo valore. Volevamo capire se tenere Zapata, Papu e Ilicic eravamo in grado di tenere la loro forza d’urto e ci siamo riusciti. Ogni partita ha storia a sé ma sono molto contento della prestazione ma molto dispiaciuto di non aver vinto. La posizione di prestigio, arrivare secondo o quarto, ha il suo valore ma il nostro obiettivo era la Champions”.

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Sullo scudetto, infine, Gasperini ha frenato: “non possiamo pensare allo scudetto. Stare in Champions diamo molto fastidio. La Champions ha un valore enorme sotto aspetti economici e questo è un grande traguardo. Noi gli obiettivi li poniamo di volta in volta. Lo scudetto alla Juve non può scappare. Io credo che lo scudetto non aveva più storia ma per noi era una gara di grande prestigio e un modo per testarci per quella che sarà la Champions dove noi vogliamo fare bella figura“.

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