Obiettivo: ringiovanire il tennis. Patrick Mouratoglou pare avere le idee chiare per quanto riguarda il suo sport, in serio pericolo considerando lo scarso appeal tra i giovani.
Il coach di Serena Williams e Stefanos Tsitsipas ha per questo creato le Uts, Ultimate Tennis Showdown, mini circuito a inviti che inizia questo week-end nella sua accademia di Biot a Nizza. Un modo per dare una scossa al tennis, come spiegato ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “voglio rendere più accattivante uno sport che da tempo fa fatica. Ma lo sapete che il tennis è lo sport che ha gli appassionati più anziani? L’età media è di 61 anni, e la situazione è destinata a peggiorare. Dieci anni fa l’età media era 50. Basta osservare questi numeri per capire che siamo davvero in pericolo, i giovani si annoiano in fretta. Il tennis è sempre uguale a se stesso, mancano le personalità. Una volta avevamo Borg e avevamo McEnroe. Adesso tutti vogliono fare i buoni: gentilezza a tutti i costi. Ma io giro per i tornei da una vita e tutto questo volersi bene è soltanto falsità. Il politically correct sta uccidendo il tennis“.
Mouratoglou è entrato poi più nello specifico: “attenzione, non sto dicendo che non devono esserci regole o codici di comportamento, ma che ci vuole più personalità in campo. Nessuno può decidere quale deve essere il tuo modo di comportarti. Non è un caso che i match di Kyrgios, Fognini, Paire siano sempre pieni. Perché la gente vuole lo spettacolo, e con loro è sempre assicurato. Il più grande che abbiamo avuto si chiama, infatti, John McEnroe, talento e personalità“.
Il coach greco si è soffermato anche su Berrettini, inserito nel torneo da lui creato: “mi piace molto. Trovo che veder giocare Matteo sia fantastico: l’ho visto in forma e credo che ci farà divertire. Chi avrei allenato tra Djokovic, Federer e Nadal? Nole, senza dubbio. Perché credo che sarà il più grande di tutti i tempi e penso che sarebbe bello aiutarlo a battere tutti i record del tennis moderno. Mi piace molto come giocatore“.
La chiosa non poteva che essere su Serena Williams: “sta molto bene. Ha riposato, staccato. E penso che come tutti i grandi giocatori ne trarrà giovamento. Forse senza la pandemia non si sarebbe fermata, invece il suo corpo ne aveva bisogno. E’ tornata anche ad allenarsi sul campo, ma per i campioni come lei non avere un obiettivo, non sapere per cosa faticare e quando rientrare è molto difficile. Stiamo lavorando molto duro per lo Slam numero 24. Lei è pronta, ha una mentalità cannibale come solo i campioni hanno. I fuoriclasse li riconosci perché fanno sempre la differenza, anche in una squadra di calcio, come ad esempio Cristiano Ronaldo“.